Una vita difficile abbandonata dalla mamma quando era piccola cresciuta solo con il padre, due bimbi , assistiti dagli assistenti sociali dopo il secondo parto, qualcuno parlava di violenza, mai rimbalzate però come verità.
Tutti sapevano di questo amore un po’ litigarello, anche il padre che ogni tanto se la ritrovava a casa come il giorno della scomparsa , gli aveva lasciato il bimbo più piccolo, è stato proprio lui a lanciare l’allarme , cellulare sempre muto , ore di angoscia.
Laura è stata uccisa dal suo compagno , come dire da quel amore adolescente litigarello come lo definivano in paese, l’ha uccisa con un coltello e gettata nel pozzo.
Eppure come dicono in paese Paolosembrava innamoratissimo, no Paolo viveva un amore malato, viveva la possessione, a nulla serviranno scioperi o marce, o movimenti come #metoo, se non cerchiamo di curare le radici.
E’ la società malata, è il rapporto uomo donna che non funziona più, la possessionealtera il cervello è lì dove bisogna lavorare sia dell’uomo che della donna perché non dimentichiamoci, che anche gli uomini subiscono violenza.