Gli Aedos nascono a Catania dall'unione delle idee del chitarrista Giuseppe Lavagna, del batterista Angelo Longo e del pianista/cantante Benny Cantone. Ben presto si unisce a loro il bassista/polistrumentista Maurizio Cartarrasa.
La band propone qualche cover e inizia a lavorare sugli inediti "Matto da legare", "Gnothi Sauton", "La mia vita è un blues" e "Giorni da dimenticare", il loro genere è un rock influenzato da melodie di piano e arpeggi di chitarra, ben miscelati con sonorità distorte, psichedeliche e ritmi progressive.
Influenzati dai cantautori italiani degli anni 70 e 80, dal rock d'autore e da sonorità ricercate e sperimentali, offrono all'ascoltatore un esperienza particolarmente avanguardista.
Gli Aedos si sono esibiti in diversi locali della loro provincia ricevendo buoni feedback da parte del pubblico.
Propongono un esplorazione musicale alla ricerca di sonorità sperimentali e psichedeliche.
Tra cantautorato e rock, per una miscela che sa di retrò ma al tempo stesso non rifiuta l'esplorazione di uno stile musicale dalle sonorità progressive..
Il nome della band in Greco significa Musicisti.
