Una giornata di confronto, dibattito e riflessione per proiettare le Acli di Arezzo verso il futuro. Sabato 26 ottobre è in programma il Congresso Provinciale dell’associazione dal titolo “Il coraggio della pace - Un ponte verso il Giubileo della Speranza 2025” che proporrà un’occasione di incontro tra i settantadue delegati di tutti i circoli e i rappresentanti dei servizi per andare a rinnovare tutte le cariche elettive e a definire gli orizzonti operativi per il quadriennio 2024-2028. L’appuntamento, ospitato dai locali del circolo Acli di San Giovanni Valdarno, è organizzato ogni quattro anni ed è stato anticipato dai congressi degli stessi circoli che hanno permesso di fare emergere problematiche e potenzialità dei singoli territori con la volontà di essere di supporto alle situazioni di difficoltà attraverso l’attivazione di nuovi servizi, nuovi progetti e nuove iniziative di reale utilità.
La giornata, a cui sono state invitate le principali autorità politiche e religiose locali, si aprirà alle 9.00 con la Santa Messa celebrata presso la chiesa di San Lorenzo e proseguirà poi alle 9.45 con l’apertura dei lavori congressuali al circolo in via Roma, con la relazione del presidente Luigi Scatizzi che traccerà un bilancio dell’ultimo quadriennio e con l’avvio del dibattito congressuale. In questa fase sarà fornito un focus relativo anche alla ramificazione dell’associazione tra i vari servizi che spaziano dal centro fiscale del CAF Acli alle pratiche previdenziali del Patronato Acli, dal sindacato di anziani e pensionati della FAP Acli alle attività sportive della US Acli, fino ai servizi dello Sportello Famiglia e delle altre realtà della rete aclista. «Il momento congressuale - spiega il presidente Scatizzi, - apre le Acli verso il futuro, verificando i percorsi intrapresi e diventando profeti del nostro sviluppo. Il tema “Il coraggio della pace” abbraccia l’intera azione e visione dell’associazione e si collega benissimo a un altro importante evento per il mondo cristiano come il Giubileo della Speranza del 2025. Il coraggio della pace, infatti, si nutre di speranza e guarda alla Parola per illuminare ancora una volta il cammino dell’umanità in fermento e in sofferenza».
Il congresso entrerà poi nel vivo alle 15.00, dopo il pranzo conviviale, con un confronto da cui emergeranno gli orientamenti per il futuro programma e con la fase elettiva che troverà il proprio fulcro nella scelta dei membri del consiglio provinciale tra cui sarà scelto il presidente per il prossimo quadriennio. Nel corso della giornata saranno eletti anche i dodici delegati per il congresso regionale in calendario sabato 9 novembre a Pisa e i cinque delegati per il ventisettesimo congresso nazionale in programma da venerdì 29 novembre a Roma che avranno la responsabilità di rappresentare le istanze del territorio aretino in queste due occasioni che definiranno l’azione aclista in Toscana e in Italia. «
Le Acli- continua Scatizzi, -
sono prima di tutto una comunità che rende vivo l’ambiente e il contesto sociale e civico in cui si trovano a operare. Con questa fase congressuale, dunque, vogliamo ripartire dalla comunità per rinsaldare anche lo spirito democratico e la coscienza operosa e solidale dei cittadini verso il prossimo e verso le istituzioni civiche e politiche. La volontà è di guardare sempre più attentamente alle vecchie e nuove esigenze dei nostri cittadini, in particolare dei più fragili, per trovare e ricercare le forme di supporto adatte alla nostra società e al nostro tempo. Tutto questo passa dalle collaborazioni territoriali anche con parrocchie e altre associazioni, dall’organizzazione di servizi, supporti e solidarietà, dalla promozione di momenti di approfondimento culturale, formativo e divulgativo ma anche di momenti di festa per rinsaldare la gioia dello stare insieme. Solo uniti, infatti, è possibile essere utili, contribuire al bene comune in modo completo e costruire un futuro di pace».