Incursioni nel passato per ragionare sul presente, dilatando e comprimendo i concetti di tempo e di memoria, per scandagliare i contorni e le dimensioni che sa e può assumere l'insolvenza: di questo e molto altro si è parlato a InsolvenzFest 2024. La tredicesima edizione del Festival su crisi, debiti e diritti – che si è tenuta dal 19 al 22 settembre in diversi, affascinanti spazi del centro storico di Bologna – si è conclusa domenica in Salaborsa, tra applausi e musica. A chiudere il palinsesto degli incontri, infatti, è stata la sessione Il ricordo dei debiti nel tempo: ammissioni di un giurista e musicista, durante la quale Gianluca Sicchiero, ordinario di istituzioni di diritto privato dell’Università Cà Foscari Venezia, si è affiancato ai Peacocks in un riuscitissimo mix tra parole e poesia in note, declinata in classici del jazz, della bossanova e del migliore cantautorato italiano. Tanti gli incontri in programma, tra conversazioni, dialoghi e proiezioni cinematografiche: i quattro giorni di InsolvenzFest – incentrati quest'anno sul delicato e complesso rapporto tra Debiti e Memoria – hanno portato in scena nuove narrazioni e prospettive inedite, raccontando di debiti di sicurezza e morti sul lavoro, femminicidio e violenza di genere, privacy e dati personali, informazione e responsabilità del giornalismo, disagio giovanile e fragilità. Oltre a numerose altre declinazioni di debito e rielaborazioni di concetti fondamentali come l’impegno, la credibilità e la fiducia, modellate dal trascorrere del tempo e tramandate attraverso i processi di sedimentazione della memoria. Il tutto con coraggiose inserzioni negli intrecci dell’esperienza e scienza terapeutica ove il diritto ne chieda il soccorso per misurare e stabilire i mobili confini dei danni. In un dialogo incessante tra magistrati, esperti di diritto e di economia, sociologi e psicologi, letterati, giornalisti e rappresentanti della società civile, a InsolvenzFest ha preso vita un’indagine critica e plurale sui possibili scenari legati ai multiformi rapporti di debito, e rispettivi crediti. Massimo Ferro, direttore scientifico del Festival e presidente di sezione della Corte di cassazione: “Il forte maltempo degli scorsi giorni aveva reso incerto l’avvio della tredicesima edizione di InsolvenzFest. Per fortuna, però, è stato possibile svolgere, con la consueta soddisfazione, tutte le sessioni in calendario, nelle forme progettate, con una significativa distribuzione dell’attenzione da parte di nuovi interlocutori giovanili. Così provando a rispondere a interrogativi che originano nella complessità del vivere associato e che quotidianamente sfidano le nostre coscienze e la nostra idea di futuro.”
Fonte notizia
www.osservatorio-oci.org index.php option=com_k2 view=itemlist layout=category Itemid=1137