Scorrendo e portando con sé storie e destini, il tempo è una fondamentale variabile di misurazione dei nostri impegni, rivolti al futuro, sui quali scommette la fiducia della società e dei creditori.
Portando in piazza storie e prospettive diverse, con l’obiettivo di capire quali scenari si delineano per il mondo che verrà, si rinnova l’appuntamento con InsolvenzFest che, giunto alla 13a edizione,pone quest’anno al centro del dibattito il legame tra “Debiti e memoria”.
Storie che raccontano di debiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, debiti di sostegno alle fragilità delle persone e delle comunità, debiti delle età giovanili, debiti di felicità. E numerose altre forme di debito, rispettivi crediti, e ridiscussioni di concetti fondamentali come l’impegno, la credibilità e la fiducia, modellate dal trascorrere del tempo e tramandate attraverso i processi di sedimentazione della memoria.
UN EVENTO DIFFUSO
Con “Debiti e memoria”, InsolvenzFest torna dal 19 al 22 settembre a Bologna, consolidando il format di “evento diffuso” e vivacizzando diversi palcoscenici prestigiosi della città. Da quelli della Cineteca, che per la prima volta metterà a disposizione anche la suggestiva cornice del Cinema Modernissimo, fresco di riapertura, alle sale dello Stabat Mater all’Archiginnasio, per proseguire con ritmo incalzante a Palazzo Zambeccari, sede della Fondazione dei Dottori Commercialistie degli Esperti Contabili di Bologna, e concludersi alla Biblioteca SalaBorsa.
Queste evocative location saranno teatro di dialoghi a più voci e sessioni di confronto tra magistrati, esperti di diritto e di economia, sociologi, letterati, giornalisti e rappresentanti della società civile con l'intento di esplorare in modo critico e plurale le possibili prospettive delle relazioni di debito.
Tutto ciò, con l’intento di intercettare l’attenzione della cittadinanza più attiva e partecipe, composta da studenti, associazioni, professionisti, esperti e altre personeinteressate all’evoluzione dei rapporti tra giurisdizione e insolvenze, e ai cambiamenti nei modelli delle relazioni sociali e mediatiche che ne derivano.
INSOLVENZFEST 2024, UNA PREVIEW
Al centro della programmazione 2024 di InsolvenzFest una proposta che unisce formazione e intrattenimento, pensata per un pubblico diversificato e trasversale.
Attraverso dialoghi, interviste, think tank, proiezioni cinematografiche e performance basati su linguaggi e approcci plurali, la kermesse metterà al centro del dibattito temi cruciali e stringenti quali lavoro e giustizia, equità e pace, diritto e legalità,disuguaglianze,economia circolare e digitale, e molto altro. A dare concretezza al festival, ormai punto di riferimento nel panorama italiano per queste tematiche, la presenza di ospiti e relatori di grande esperienza e autorevolezza, in grado di arricchire la riflessione, alimentare il confronto e cercare di stimolare le leve della conoscenza.
Una tredicesima edizione che, a meno di due mesi dall’avvio, schiera già una serie di voci prestigiose che hanno confermato la propria partecipazione vedendo in InsolvenzFest un’opportunità di prendere parte a un confronto dialogico aperto, interessante, non banale.
Il rapporto tra impresa, lavoro, sicurezza e diritti sarà al centro del dialogo tra il magistrato della Corte di CassazioneBruno Giordano, direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro fino al dicembre 2022, e Marco Patucchi, giornalista a La Repubblica.
Tra le protagoniste di InsolvenzFest 2024 anche Marianna Aprile, giornalista e conduttrice su La7. Al centro del suo dialogo con Gherardo Colombo, magistrato per oltre trent'anni presso il Tribunale, la Procura della Repubblica di Milano e la Corte di Cassazione, ci saranno le sfide nel promuovere una cultura dell'adempimento dei debiti.
Dopo il successo del format della scorsa edizione, torna in SalaBorsa, domenica 22 settembre, l’atteso matinée del Festival: oltre ad una prima sessione di dialogo, seguirà l’esibizione musicale dell'ensemble Peacocks. Il gruppo composto da Almachiara de Marco alla voce, Giovanni Ruggeri al pianoforte, Alessandro Casotto alla batteria e Gianluca Sicchiero al contrabbasso. L’Auditorium Biagi risuonerà dei classici del jazz, spaziando da Cole Porter a George Gershwin, includendo anche il cantautorato italiano e la bossa nova di Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes.
Accanto all’esperienza dal vivo, sarà possibile seguire la rassegna anche online e, novità di quest’anno, la nascita del podcast, La voce dei debiti, su Spotifydi InsolvenzFest che, aspettando settembre, ripropone per studenti, scuole e appassionati di fruire dei dialoghi e degli interventi più rappresentativi delle edizioni precedenti del Festival.