Scienza, design, arte e tecnologia. Sono quattro elementi, apparentemente slegati tra loro, che però hanno in comune un unico e ambizioso obiettivo: costruire un futuro migliore per tutti. Ed è proprio con questo spirito che è nato “Future Seeds”, il docufilm targato Medicom – il format di divulgazione scientifica che utilizza l’immaginario televisivo e cinematografico per raccontare il mondo della salute – che verrà presentato per la prima volta al Festival della Sostenibilità il 13 giugno a Milano.
"Sono molto orgoglioso – spiega Dario Nuzzo, autore TV e ideatore del format Medicom – di aver preso parte ad un progetto tanto importante e di respiro internazionale. Future Seeds è stato girato in Italia, in Francia, in Spagna, in Germania, in Olanda e in Turchia e parla del legame tra la salute del pianeta, in questi anni sempre più compromessa, e la salute dell’uomo. Un tema che mi sta molto a cuore e al quale tutti dovremmo prestare attenzione perché, come spesso si dice, non esiste un pianeta B. Con Future Seeds ho seguito il viaggio di due donne alla ricerca delle eccellenze green in giro per l’Europa per diffondere la cultura della consapevolezza sulla sostenibilità in tutti i campi: dalla sanità al design, dalla scienza alla tecnologia”.
“Future Seeds”, la storia e i protagonisti. Il docufilm raccontail viaggio della giornalista Elsa, che traccia una mappa di storie green per ritrovare speranza e consapevolezza, e di sua nipote Anne – una ragazza franco-italiana della generazione Z che soffre di eco-ansia e ha una generale sfiducia nei leader e nell'autorità – che di queste storie ha più bisogno di altri. Elsa coinvolge Anne in questo viaggio attraverso l’Europa alla scoperta di gioielli verdi in tutti i campi che potrebbero aiutare l’umanità a contrastare il cambiamento climatico. Quella di Elsa e Anne è, in realtà, una missione parallela alle tante missioni raccontate nel docufilm: dai pionieri della rigenerazione marina Underwater Gardens ai creatori dei dispositivi di raccolta rifiuti acquatici a impatto zero Clear Rivers. Le voci che raccontano la cura della salute del pianeta sono molteplici, ma hanno lo stesso scopo: costruire un futuro più sostenibile e migliore per tutti.
“Questo progetto – aggiunge Dario Nuzzo – ha coinvolto numerosi ospiti internazionali che, a vario titolo e in vari ambiti, si impegnano ogni giorno per rendere il mondo sempre più green: dalla scienza al design, dalla tecnologia all’eco-arte, dalla social economy alla solidarietà. Ed è proprio questa la forza dell’infotainment, di cui sono fiero promotore, vale a dire la capacità di veicolare informazioni giornalistiche tecnico-scientifiche di rilievo raccontandole attraverso la formula dell’intrattenimento per educare, attraverso docufilm e docufiction, su temi importanti per la vita di ciascuno di noi come la salute, il benessere, il risparmio e, oggi, anche la sostenibilità e il rispetto ambientale. Sono convinto che sia questa la formula vincente per raggiungere un pubblico sempre più ampio e, allo stesso tempo, sempre più esigente e meno influenzabile”.
Fonte notizia
www.darionuzzo.com