Il Coraggio di Rompere il Silenzio.
Il fare rete, sinergia e’ la chiave di lettura verso la risoluzione di un problema.
La violenza contro le donne ed i minori e’ una violazione dei diritti umani, come evoca e sancisce la Convenzione di Istanbul e la legge di autorizzazione alla ratifica, di cui nell’art.3, precisa la violenza contro le donne una violazione dei diritti umani, attraverso un quadro normativo per la tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza, intervenendo soprattutto nell’ambito di violenza domestica dove molto spesso i protagonisti sono i minori. Particolare importanza riveste la Convenzione Onu 1979 sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, questa convenzione e’ riconosciuta come “Carta dei diritti delle donne”, definisce discriminazione contro le donne ogni distinzione, esclusione o limitazione basata sul sesso, che abbia l’effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio da parte delle donne indipendentemente dal loro stato matrimoniale, e in condizioni di uguaglianza fra uomini e donne, dei diritti umani e delle liberta’ fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile, o in qualsiasi altro campo.
Nell’ambito delle Nazioni Unite, nell’anno 2009 e’ stato lanciato un database sulla violenza contro le donne, allo scopo di fornire un quadro delle misure adottate dagli Stati Membri dell’ONU per contrastare la violenza contro le donne sul piano normativo e politico, nonche’ informazioni sui servizi a disposizione delle vittime.
Alla tavola rotonda abbiamo ascoltato interventi di donne straordinarie e nobili di ogni ambito sociale, donne delle istituzioni, dei Centri Antiviolenza CAV, del mondo Accademico, giuridico, sociale, scolastico, sanitario. Donne che attraverso il loro lavoro, impegno e senso del dovere, ogni giorno affrontano realta’ esistenti sui vari territori, e senza esitare offrono il loro impegno nell’aiuto umanitario.
Il significato vero della rete, che si movimenta di fronte ad un “aiuto” attraverso il “Protocollo Napoli” che ha il nobile compito e dovere di intervenire al primo codice rosso.
Le nostre donne professioniste hanno trattato temi che ci hanno lasciato un grande sospiro ad ampio spettro, a piu’ visioni e punti di vista come le testimonianze e temi importanti trattati da: l'Assessore alle Pari Opportunita’ del Comune della citta’ di Napoli; Elvira Reale (Consulente Commissione Femminicidio); Rosa Di Matteo (Rete Antiviolenza della citta’ di Napoli); Caterina Arcidiacono (PSY-COM CSR Protocollo Napoli); Tania Castellaccio (Casa rifugio per le donne maltrattate, Fiorinda, che ha portato sul tavolo le donne con i loro bimbi nelle case protette di rifugi); Gabriella Gensini (CAV Centro Antiviolenza Fuorigrotta, che ha portato sul tavolo la vicenda di una giovane mamma alle prese con un marito poco comunicativo ed invasivo a tal punto da portare via il figlioletto alla sua mamma, dove ogni giorno si scende in campo giuridico in una battaglia senza fine, dove in molti casi si evidenzia una giustizia penale che rende giustizia di piu’ di quella civile); Marianna Hasson (CAV Centro Antiviolenza Ponticelli); Valeria Valente (Senatrice alla Commissione Bicamerale d’inchiesta sul femminicidio); Lucia Fortini (Assessore alla scuola, alle Politiche Sociali della Regione Campania, che nel suo intervento ha mostrato una notevole sensibilita’ a temi sulla violenza verso donne e minori, lasciando una porta aperta a queste problematiche, nonostante il suo impegno sia diretto verso i giovani e le giovani della scuola campana).
Tra importanti temi trattati, non è mancato il ruolo dell’uso autorevole delle nuove tecnologie al passo con i tempi, dal mondo Accademico la testimonianza della Universita’ di Napoli Federico ll, che si proietta nel mondo dei social, i podcast, dove i giovani del futuro esprimono la liberta’ di pensiero, le proprie visioni su temi attuali, culturali, sociali.
Il ruolo dei tribunali, la giustizia penale e quella civile. La violenza non solo domestica e psicologica, ma quella economica che molto spesso limita la donna ed i propri figli a rimanere in un contesto “forzato”.
Si sono trattati temi soprattutto di matrimoni forzati, dove l’era della modernita’ e’ ancora lontana in alcuni casi.
Il ruolo dei Servizi Sociali che sono depotenziati e che molto spesso quando vengono prescritti percorsi di sostegno alla genitorialita', le liste di attesa sono molto lunghe.
Lo straordinario lavoro dei CAV Centri Antiviolenza che si adoperano ad ogni ora del giorno per le nostre donne, in sinergia con Psicologhe, Psicoterapeute, Medici.
Una straordinaria rete di donne provenienti da ogni settore professionale che si movimenta e si adopera al primo “Aiuto”. Una intensa discussione intorno alla tavola rotonda che fa sinergia in tutte le sue professionalita’, e vede donne di diverse eta’ adoperarsi verso un obiettivo comune.
Istituire un tavolo nella Commissione della Regione Campania alle Politiche Sociali, dove l’Assessore apre una porta a questo nobile e faticoso lavoro di tante donne che si riuniscono verso un obiettivo comune, attraverso lo straordinario impegno e sinergia della Senatrice Valeria Valente che porta avanti da sempre una linea comune contro la violenza di genere.
E’ importante educare i bambini e le bambine alla non violenza fin dall’infanzia, purche’ si possano creare occasioni di confronto fin dai primi anni. Educare al rispetto di genere porta al contrasto alla violenza in generale, soprattutto se si opera attraverso modelli culturali che promuovono e riproducono disparita’ di genere nella societa’.
E’ importante l’azione di prevenzione, articolata attraverso percorsi educativi fin dai primi anni dell’umano, agli adolescenti, ai giovani.