L’aretino Samuele Boncompagni in scena al festival per la primissima infanzia “Zero/Tre chiama Italia” di Bologna. L’attore e autore è stato selezionato in rappresentanza dell’associazione culturale Noidellescarpediverse che è rientrata tra le tre sole compagnie italiane che, tra mercoledì 13 e venerdì 15 marzo, saranno impegnate all’interno delle scuole dell’infanzia del capoluogo emiliano in un progetto sperimentale volto ad accompagnare i bambini e le bambine fino a tre anni d’età all’interno dei linguaggi e delle dinamiche del palcoscenico. Questa iniziativa è collocata all’interno della rassegna internazionale “Visioni” che, promossa dallo storico Teatro Testoni Ragazzi - La Baracca, è da decenni un punto di riferimento per lo sviluppo delle arti performative e della cultura per la prima infanzia.
Boncompagni sarà impegnato in tre nidi di Bologna per confrontarsi con docenti e con bambini, per presentare le attività di studio e ricerca condotte per l’età 0-3 anni e per sperimentare alcune idee per la produzione di nuovi spettacoli. La proposta dell’associazione aretina è stata scelta insieme a quelle del centro di produzione teatrale Elsinor di Milano e della Compagnia del Sole di Bari, con tre sole realtà da tutta la penisola che potranno condurre un lavoro direttamente all’interno delle scuole per verificare le migliori modalità per riuscire, in futuro, a proporre percorsi artistici realmente calibrati su bisogni e caratteristiche dei più piccoli spettatori. Boncompagni porrà al servizio di “Zero/Tre chiama Italia” una consolidata esperienza maturata nel corso degli anni in laboratori condotti in scuole dell’infanzia e scuole materne di Arezzo, in progetti teatrali organizzati in musei e fondazioni cittadine, o nelle attività didattiche per bambini condotte con la Libera Accademia del Teatro, consolidandosi tra i punti di riferimento sul territorio per la promozione dell’arte e delle emozioni del palcoscenico già nei primi anni di vita. «Il festival “Visioni” - spiega Boncompagni, - ha un respiro internazionale proprio per il target a cui si rivolge: in Italia è ancora limitata l’offerta di spettacoli per bambini da zero a tre anni, dunque questo progetto ambisce a ispirare un cambio di rotta attraverso un lavoro sperimentale condotto direttamente nelle scuole. La possibilità di partecipare a “Zero/Tre chiama Italia” è un motivo di forte soddisfazione e un’importante opportunità di crescita professionale per sviluppare ulteriormente e consapevolmente queste proposte per “piccolissimi spettatori”».