La conoscenza dell’osteoporosi è fondamentale per prevenirla, occorre per questo scopo effettuare per tempo tutti i controlli necessari. L’osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea con conseguente riduzione della resistenza al carico meccanico e aumentato rischio di fratture. La familiarità con la malattia gioca un ruolo importantissimo, spesso non ci rendiamo conto che se si provvede in tempo si può evitare che a lungo andare sia difficile porre rimedio. Nei giorni scorsi su iniziativa di SYNLAB SDN l'osteoporosi è stato il tema di un incontro presso "SYNLAB Lei", il centro dedicato alla salute e al benessere della donna, per la prevenzione delle patologie femminili. Sono intervenuti i componenti dell'équipe di specialisti di SYNLAB SDN: Ennio Flores, ortopedico; Valentina Marino, reumatologa; Teresa Raffio, radiologa; Anna Laura Gambardella, biologa del laboratorio e il Prof. Stefano Greggi Professore Ordinario Ginecologia e Ostetricia. Coloro che hanno partecipato all’evento, hanno potuto aderire ad una campagna di prevenzione che prevede un pacchetto di esami omaggio composto da: Vitamina D, calcio e fosforo e la possibilità di effettuare la MOC a tariffa agevolata. La Mineralometria Ossea Computerizzata è un esame per valutare lo stato di salute delle ossa, serve a determinare se la densità minerale si è ridotta e se è già comparsa l’osteoporosi. Si rivela dunque utile soprattutto per le donne in menopausa, che sono ritenute i soggetti più a rischio di demineralizzazione ossea, poiché consente di identificare la malattia in fase precoce. La campagna di informazione e prevenzione ha l’obiettivo di far conoscere alla popolazione femminile i rischi derivanti dell’osteoporosi, una malattia sistematica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, che può presentarsi nel periodo della menopausa, a seguito della diminuzione degli estrogeni, fondamentali per la salute delle ossa. In questa fase della vita, senza un’attenta attività di prevenzione, cresce il rischio di fratture (in particolare di vertebre, femore, omero, ossa del polso e della caviglia) per traumi anche minimi. Si stima che l’osteoporosi si manifesti ogni anno in 5 milioni di persone su tutto il territorio nazionale, l’80% delle quali sono donne in menopausa. Gli esperti intervenuti all’incontro hanno spiegato quanto sia importante fare prevenzione. Secondo la radiologa Teresa Raffio: «La diagnosi si effettua, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, comparando i valori T-score del paziente con un T-score standardizzato. Abbiamo tre parametri: normale mineralizzazione ossea, osteopenia e di osteoporosi vera e propria. In più, si definisce osteoporosi conclamata quando il valore del T-Score è molto basso, inferiore a -2.5 e in più, il paziente ha già avuto una frattura. La MOC che viene effettuata sui distretti principali: lombare e femorale, è molto importante, oltre alla valutazione dell’osteopenia e osteoporosi, ci consente anche di effettuare una previsione sul rischio di frattura del paziente. Fratture che vengono definite: fratture da fragilità, perché avvengono in maniera spontanea in assenza di un evento traumatico. In base ad alcuni algoritmi, che sono sempre impliciti nelle apparecchiature, possiamo esprimerci anche nel referto di rischi di frattura a 10 anni proprio come una percentuale. Questo è importante sia nella valutazione del paziente ma soprattutto nel monitoraggio».Luigi Boccia, Vice Direttore regionale SYNLAB, ha dichiarato : «Con questo talk, SYNLAB prosegue la sua campagna d’informazione, prevenzione e comunicazione su tematiche legate alla salute del benessere, rivolta alla salute femminile. L’incontro ha riguardato soprattutto la prevenzione dell’osteoporosi, una patologia che colpisce la popolazione femminile, soprattutto a partire dall’età della menopausa. Lo scopo di SYNLAB, grazie anche soprattutto alla realizzazione del centro “SYNLAB Lei”, vuole proprio offrire alla popolazione femminile un pull di specialisti altamente qualificati che possano aiutare e seguire i pazienti a 360° gradi. Con questo incontro si vuole proprio garantire la possibilità di poter accedere a una serie di specialisti, per esempio: reumatologi, ortopedici e ginecologi che possono individuare ed eventualmente trattare le patologie». L’ortopedico Ennio Flores, ha aggiunto: «L’OMS ha definito l’osteoporosi come una malattia sociale importante. In Italia ci sono 1 milione e 500 fratture da osteoporosi, con una spesa sanitaria attorno ai 500 milioni di euro, senza andare a contare quelle che sono le spese indirette, ovvero: assistenza infermieristica e l’ausilio di mezzi ortopedici. Per quanto concerne le fratture, le più frequenti riguardano il tratto vertebrale e il tratto del collo-femore, in quest’ultimo caso sono state introdotte delle direttive che impongono a noi chirurghi di operare il femore entro 48 h perché il paziente non si può tenere allettato, deve riprendersi quanto prima possibile per evitare le numerose complicazioni, come: cistiti e broncopolmoniti, piaghe da decubito, che in un soggetto di una certa età andrebbero a portare a un esito fatale. Bisogna tener conto che nelle fratture di femore, l’1/3% ha una morte immediata, ovvero: 24/48 h, questo indice sale al 25% nel primo anno e il 30% degli operati va incontro o a una nuova frattura o deve ricorrere a degli istituiti di accoglienza e di riabilitazione perché non ha più una vita autonoma e indipendente. Il problema della frattura di femore è fondamentale, com’è fondamentale la prevenzione». All’incontro è intervenuta la reumatologa Valerina Marino, che ha commentato: «L’osteoporosi può essere sia primaria che secondaria. Nell’ambito reumatologico quello che è importante è sicuramente avere un inquadramento diagnostico preciso e fondamentale, anche a livello terapeutico che sarà volto a diminuire sia quello che può essere l’infiammazione che va a generare il problema reumatologico e, in seconda battuta, intervenire anche sull’osteoporosi “pura”. Importanti sono gli esami diagnostici e il timing dell’esame e - soprattutto - anche un intervento mirato e tempestivo. Il consiglio è capire se i farmaci che si assumono per i problemi reumatologici possono creare problemi da un punto di vista di osteoporosi e specialmente occorre essere precisi nel seguire la terapia prescritta e le indicazioni mediche». Dunque è importante per monitorare eventuali cambiamenti nella densità minerale ossea e prevedere gli eventi fratturativi, stabilire con gli specialisti un calendario di monitoraggio per valutare l’efficacia dei trattamenti anti-osteoporotici.
Harry di Prisco