Mario Moroni - “La fine dei social. E dopo che succede?”
Mario Moroni presenta un’opera disincantata sui social media e sull’inizio dell’era delle intelligenze artificiali; l’autore racconta l'innovazione con uno sguardo critico e ironico, cercando di sfatare quei miti e preconcetti che hanno fuorviato la nostra prospettiva sui social media. Nel saggio si pone al centro della discussione la responsabilità dell’essere umano, il quale vive in un sistema che non funziona più, ma che continua stoltamente ad alimentare. Con una prefazione del divulgatore digitale Raffaele Gaito.
Genere: Saggistica
Pagine: 242
Prezzo: 15,00 €
ISBN: 979-1221457988
«Oggi la fine del social media e l’inizio dell’era dell’intelligenza artificiale ci obbligano a prenderci le nostre responsabilità: essere umani per sopravvivere, lavorare ed essere felici. Altrimenti è tutto finito. La fine dei social è un’opportunità per capire chi siamo e cosa vogliamo fare per essere felici»
“La fine dei social. E dopo che succede?” di Mario Moroni è un saggio brillante e ricco di spunti di riflessione ad ampio spettro, che si prefigge lo scopo di aiutarci ad acquisire consapevolezza del mondo (virtuale e non) in cui viviamo. L’autore propone una critica lucida e intellettualmente onesta dei social media: la sua vasta esperienza nel settore dell’innovazione lo ha condotto a valutare a trecentosessanta gradi e con oggettività una realtà che è ormai giunta a un punto di non ritorno. La maggior parte di noi ha avvertito più o meno consciamente tale decadenza, ma non è semplice coglierne le motivazioni intrinseche: ci pensa l’autore che, in quest’opera dalla grafica accattivante, dalle interessanti citazioni e dagli inserti interattivi, ci conduce in un viaggio scandito da un inesorabile countdown, alla ricerca dei reali motivi per i quali i social media hanno ormai esaurito il loro scopo primario, e hanno iniziato a mostrare i loro limiti e i loro lati oscuri. Moroni, sia chiaro, non mette il mondo social alla berlina: egli afferma piuttosto che deve aver luogo una necessaria trasformazione, che si dovrà pianificare un nuovo modo di interagire, di fare networking; l’autore stesso offre una sua personale visione del futuro dei social media alla fine del testo, attraverso ipotesi di lavoro che puntino verso nuove e più umane direzioni.
Il concetto chiave che domina il saggio è ‘responsabilità’: non possiamo più accettare di essere degli strumenti, manipolati da ciò che è nato per essere invece un mezzo al nostro servizio; dobbiamo capire una volta per tutte dove siamo, come stiamo, e soprattutto come possiamo stare. Dobbiamo riappropriarci delle nostre perdute libertà, felicità e umanità, ma per prima cosa bisogna prendersi l’onere di essere i corresponsabili delle anomalie del mondo di oggi: «Isocial media fanno parte di un sistema che non è un virus alieno venuto da Andromeda per ridurci tutti in schiavitù, ma una cosa che abbiamo voluto e costruito noi, noi umani, personcine piene di paure e belle speranze, in perenne conflitto tra le prime e le seconde. I social media riflettono qualcosa che viene da molto molto lontano, e che è più vecchio di Matusalemme, e Tutankhamon: cioè il nostro cervello, lo stesso che ha inventato la ruota e CHAT GPT».
Il saggio di Mario Moroni ha anche il pregio di provare a resistere all’obsolescenza a cui tutti i libri sono condannati: attraverso un QR code si potrà accedere a fonti, aggiornamenti, link e contenuti extra, che espanderanno e arricchiranno nel tempo il contenuto del testo.
SINOSSI DELL’OPERA. Il countdown è iniziato. Il clima è tetro: mentre gli imperi dei social media stanno tremando, milioni di esseri umani si sono ritrovati a casa dalla sera alla mattina, e altrettanti sono in bilico sul ciglio del baratro: A.I. che minano il lavoro, capitalismo realista, economia dell'engagement, influencer, crypto, troll, isolamento, singolarità e singolaritudine. Eppure i social dovevano spalancarci tutte le porte, diventare la nuova politica, renderci più liberi, più aperti e molto più ricchi, finalmente senza fatica.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Mario Moroni vive in un mulino ad acqua originale del 1800, fa il podcaster, il moderatore di eventi e lo scrittore; lavora dal 1999 nell'industria digitale da diverse angolazioni. A 15 anni ha aperto la sua prima startup: OkMusik, uno dei primi portali musicali con community social; nella sua carriera ha lavorato come manager per importanti progetti aziendali digital e di e-commerce, come Giochi Preziosi, San Pellegrino e Infinito.it. Ogni mattina pubblica una puntata de “Il Caffettino”, il podcast nativo con più puntate in Italia che parla del mondo tech, di innovazione e marketing. Il suo primo libro, “Startup di Merda”, è il primo testo (nonché unico a livello planetario) da studiare a memoria per chi sta pensando di aprire una startup. Uscito nel 2017, è ancora un long seller.
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