Professione Maestri di Sci e Politiche Ostili delle Regioni
Il Comitato a Tutela della Professione del Maestro di Sci segnala diverse criticità riguardanti la formazione, il lavoro e i diritti dei maestri di sci in Italia, in particolare in relazione alla prova formativa comune (PFC) che si è svolta a Cortina nel Dicembre 2023. Secondo il comitato, la PFC ha avuto un’alta percentuale di bocciati (60%), il corso di formazione dal costo di circa 12 mila euro e + non ha fornito un’adeguata preparazione e non ha offerto garanzie di lavoro.
Sempre secondo il Comitato Le regioni in questi anni hanno adottato politiche ostili e fallimentari per la formazione e il lavoro dei maestri di sci.
Il comitato ha anche denunciato casi di violazione dei diritti dei maestri di sci, come la negazione del diritto al voto a una maestra in gravidanza nel collegio Abruzzo e la negazione dell’autorizzazione all’esercizio in forma temporanea a maestri di sci italiani con titolo straniero nel Collegio Trentino, le violazioni della trasparenza da parte di pseudo Enti Formatori (non si conosce status e accreditamento, se ente con numero di appalto aggiudicato, oltre a violazioni dei principi di uguaglianza, diritto al Lavoro, e la violazione della libertà di stabilimento (norma europea).
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