Domani allo stesso posto è il quarto e ultimo capitolo del nuovo progetto artistico targato Tufo. Il cantautore ha raccontato il suo universo sentimentale fatto di amore carnale, incomunicabilità, sensi di colpa, ricerca di un brivido e relazioni in bilico tra affetto e disimpegno. Scritta in un periodo complicato della sua esistenza, quando era alla ricerca di risposte e di un equilibrio, Tufo mette in musica un tormento interiore invitando l'amata a mettersi nei suoi panni e provare a condividere debolezze e prospettive e non solo il proprio corpo, perché dietro la maschera si nasconde un ragazzo sensibile e bisognoso di una stabilità affettiva.
L'ambientazione notturna e cittadina è la costante di questi pezzi ma in questo caso il flusso di coscienza è arrivato di getto quando ha ascoltato la base, dato che per la prima volta Tufo non ha scritto partendo dalla sua chitarra e con l'immagine visiva quella di una coppia che in una macchina si trova a percorrere un viale alberato per poi salutarsi e rinchiudersi nei reciproci dilemmi che non fanno dormire.
Il colore dominante è il nero ma che contrasta con il bianco del vestito della ragazza, simbolo di purezza da preservare. Se in Parlarti stanotte la coppia si trovava in un letto a interrogarsi sul senso del loro stare insieme e sul dover accettare di accontentarsi di soli momenti di piacere, in questo brano Tufo torna a chiedersi se il continuare a vedere quella persona sia dettato dal solo desiderio o dall'essersi innamorato.
Con Domani allo stesso posto Tufo chiude un anno di scrittura e produzione e lascia intravedere un 2024 in cui tornerà protagonista con nuove pubblicazioni ma con pezzi che avranno una dimensione sonora diversa e più carattere. Batterie elettroniche e chitarre immergono l'ascoltatore in un mondo oscuro e cupo in cui il beat martellante rimanda all'atmosfera da club e con un gusto retrò che cerca di mescolarsi a un sound urban e contemporaneo.
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