Laura Magni - “Storia swing intorno a Fernandez”
Laura Magni presenta un romanzo singolare e avvincente, ambientato tra la Costa Azzurra, Marsiglia e la Spagna dall’inizio del Novecento ai primi anni Cinquanta. In quest’opera corale, ricca di suggestioni, si intrecciano le storie di alcuni personaggi che attraversano dolori, felicità, luccichii, violenze, innamoramenti e costruiscono un affresco pieno di umanità, humour e colpi di scena.
Casa editrice: Morellini Editore
Collana: Varianti
Genere: Narrativa
Pagine: 228
Prezzo: 18,00 €
«Vivienne ride la sua risata contagiosa e non sa che l'ottobre sta per arrivarle addosso come un pauroso manrovescio. Tutto si è già messo in moto due mesi prima nell'afa di un luglio insolito, opprimente, e adesso sta per subire una brusca accelerata. Per via di elementi secondari in combinazione casuale, di un jazz ballabile di Tommy Dorsey, di Lise la marsigliese che veste spesso di rosso, di suo marito Pierre il falegname. E naturalmente di quell'altro. Fernandez»
La scrittura immersiva e raffinata di Laura Magni trascina i lettori dentro questo romanzo centrato su personaggi e atmosfere della Costa Azzurra negli anni Trenta e Quaranta, con flashback che conducono a Marsiglia, in Andalusia e nel nord della Spagna.
*L’AMBIENTE. I luoghi, sempre ben inquadrati storicamente, sono potenti ritratti d’ambiente. Soprattutto la Costa Azzurra è vista nelle sue molte anime: quella della nobiltà europea del primo Novecento, che viene qui a passare l’inverno e fugge al primo tepore. Quella americana che invece scopre e inventa l’estate. Quella sfrontata e frivola degli Anni Trenta. Quella gonfiata da montagne di dollari, che traduce la vita in caricatura. E quella che diventa una calamita per una folta schiera di artisti da ogni parte del mondo (scrittori, pittori, musicisti, coreografi, ballerini, grandi del jazz).
*I PERSONAGGI. “Storia swing intorno a Fernandez” ruota intorno a cinque personaggi femminili intensi, ricchi di sfumature e contrasti, che cercano - ognuno a modo suo - la felicità o la sopravvivenza. Accanto a loro personaggi maschili di spicco e un caleidoscopio di vividi personaggi minori. L’unico personaggio reale è Nikos Kazantzakis (autore di Zorba il Greco), grande intellettuale e scrittore cretese, qui colto negli anni vissuti da esule ad Antibes. Fernandez invece è una presenza inconsistente, immobile come il punto vuoto al centro di un uragano.
*IL RITMO. Come dice il titolo, il ritmo della narrazione si ispira allo swing, che ha le sue radici nel jazz ed è basato su un flusso sonoro sinuoso, istintivo, naturale, sul passaggio da uno strumento all’altro, da un battito tranquillo a un’accelerazione, a una sospensione. Un ritmo ondeggiante, libero di fluire.
*IL LINGUAGGIO è nitido e ricco di suggestioni visive. Sono evidenti la cura e la profondità con cui l’autrice descrive nei minimi dettagli gli ambienti, ogni scena e i protagonisti che la animano.
*I FLASH BACK. Nella narrazione principale, che si svolge ad Antibes, si innestano flashback che ricostruiscono le storie di Lise e Pierre (nel capitolo ambientato a Marsiglia), di Milagros e Gabriel (nel capitolo ambientato in Spagna) e di Vivienne e Matéu, su cui tutte le storie finiscono per convergere. Conoscere il passato che c’è dietro ognuno sarà fondamentale per leggere il loro presente, le loro scelte e i loro sogni.
Il romanzo è emotivamente coinvolgente, ricco di colpi di scena a volte drammatici, a volte divertenti. In più punti – fino alle ultime pagine – tiene con il fiato sospeso sul filo di passioni, gelosie inconfessate, generosità, vendette improvvisamente svelate, coraggiosi tentativi di sopravvivere a una vita che dispensa fiele e miele. E che sa sempre riservare sorprese.
SINOSSI. Antibes, 1939. Fernand, commesso di farmacia, appoggiato a uno scaffale guarda fuori. Sta per incontrare Lise (avida, kitsch, melodrammatica), diventare Fernandez e iniziare con lei una relazione teatrale di nome e di fatto. Il marito di lei, Pierre, reagisce in un modo del tutto inconsueto, che coinvolge pesantemente una giovane donna inquieta, Vivienne.Marsiglia, 1906-1921. Si narrano in flashback le storie parallele di Lise e di Pierre, entrambi marsigliesi: la storia di miseria e soprusi di Lise, e la storia difficile ma dignitosa di Pierre il falegname. Spagna, 1906-1933. Si narra la storia di Milagros, bambina andalusa che viene “consegnata” a una manifattura di tabacco di Cadice, e poi finisce a La Coruña, dove partorisce un bambino frutto di una violenza. Milagros non si arrende e parte con il piccolo Matèu per un pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Sulla strada incontra Gabriel, partito da Oviedo per la stessa meta, con la testa piena di “sogni surrealisti”. Tra i due è amore istantaneo, profondo, che li tiene uniti per vent’anni mentre girano su un carro con la loro compagnia di teatro nomade. Antibes, 1933-1953. L’amore tra Matèu e Vivienne è appassionato, tormentato, fragile. Quando si interrompe, Vivienne disperata cerca di voltare pagina e sposa un altro. Nelle ultime pagine un flashback torna alla rottura della relazione tra Vivienne e Matèu, vent’anni prima, e svela particolari sorprendenti che lasciano senza fiato.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Laura Magni è nata a Milano. Segue da sempre un percorso trasversale fatto di divagazioni tra esperienze di viaggi e di scrittura, lunghi soggiorni all’estero, direzioni editoriali e ricerche legate alla sua passione per la fotografia e la psicologia. Ha pubblicato per Lighea “Niente luna, niente pesci d’argento” e per White Star “Dietro l’obiettivo”, sui grandi fotoreporter internazionali. Ha inoltre pubblicato articoli e reportage su riviste italiane e straniere e ha partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive su temi legati al viaggio. Per ClupGuide ha pubblicato New York, Roma, Costa Azzurra, Cuba, Pantelleria e ha collaborato a Messico e Costa Rica. Scrive anche per bambini e ragazzi e ha vinto quattro premi (tra cui due Andersen) con libri pubblicati da La Coccinella e da Carthusia Edizioni.
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