La Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nata nel 2000, comprende una raccolta di opere d’arte di altissimo livello riguardanti la storia dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.
Tra gli autori delle oltre 680 opere presenti nella collezione si possono citare, solo a titolo di esempio, artisti quali Balla, Boccioni, de Chirico, Carrà, Sironi, Guttuso, Accardi, Dorazio, Perilli, Afro, Burri, Vedova, Fontana, Schifano, Manzoni, Castellani, Bonalumi, Marchegiani, Vespignani, Chia, Paladino, Bice Lazzari e Giò Pomodoro.
E tra questa importantissima platea di maestri di altissimo profilo artistico è presente anche Antonio Del Donno, artista storico beneventano, scomparso nel 2020, con due splendide opere degli anni ’90, una scultura in ferro verniciata a fuoco di cm. 100x 60, del 1993, raffigurante uno dei simboli più iconici dell’artista, il cerchio, e un olio su tela del 1996, di cm. 70x70, dal titolo “Forme e colori tra le geometrie”.
Le opere di Antonio Del Donno, artista presente nei maggiori musei del mondo e in numerose collezioni pubbliche e private, stanno ricevendo in questi ultimi tempi notevole apprezzamento da parte di pubblico e critica, degnando finalmente della giusta attenzione l’operato di una figura artistica che, apprezzata fin dagli anni ’60 da Lucio D’Amelio e da critici di valore, non era riuscita a conquistare quel posto che meritava tra la rosa dei grandi maestri.
E la presenza delle sue opere in una collezione importante come quella della Farnesina, raccolta d’arte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresenta anche un vero e proprio riconoscimento “istituzionale”.