Pittrice, scultrice, fotografa, scrittrice e regista, Marilù S. Manzini fuori dalla stazione Centrale di Milano, in Piazza Duca d’Aosta ha, tramite quattro coppie di ballerini e la musica, fatto dipingere, sotto la sua visione, espressioni artistiche determinate da un connubio tra danza e arte, emozioni e sensazioni, musica e immagini figurative.
“In una zona in cui spesso accadono fatti di cronaca anche nera - evidenzia l’artista -volevo apportare bellezza e arte…”
A terra sono state poste varie tele in cui i ballerini sopra di esse, con i piedi nudi, potevano attingere ai diversi colori naturali per dipingere creando disegni, impronte a suon di musica grazie ad una band di tre musicisti che suonava.
Le esibizioni, tra balli e stili diversi, tra cui il tango, la salsa, il boogie woogie e un freestyle che hanno ricreato immagini variegate sulle tele, sono durate dalle ore 14 alle 16.30 attirando più di cento persone che si sono fermate a osservare.
“Dancing on canvas” è una realizzazione che tutt’oggi è la prima ad essere stata fatta a livello mondiale, di fatto l’artista ha creato questa performance, dopo “Money”, la pioggia di biglietti di cinquanta euro in piazza Affari sempre a Milano.
In tal modo, si esplicita l’unione molto forte dell’arte con la danza, la pittura e la musica proposta in una zona molto frequentata del capoluogo lombardo per evidenziare da un lato il bisogno di evasione della gente e dall’altro la possibilità e necessità di far coesistere il bello, le emozioni, i sentimenti e il sogno in luoghi dove sembra che tutto ciò non esista più.
La Manzini, grazie al suo successo anni fa con il libro “Il Quaderno nero dell’amore”, si è cimentata nella regia e ora il suo film “Diary of love” è distribuito in Canada, Stati Uniti e Corea del Sud: per scoprire questa poliedrica artista basta collegarsi a www.marilumanzini.com.
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