Paolo Massimo Rossi - “Con gli occhi di Arianna”
Paolo Massimo Rossi presenta la storia di una donna in cerca di cambiamento, dentro e fuori di sé; è anche il racconto di un bisogno pressante di trovare un equilibrio tra ragione e sentimento. Arianna analizza la sua vita e rievoca il passato, e lentamente il velo che scherma i suoi occhi dalla verità cade: è giunto il tempo di prendere consapevolezza di sé stessa e di ciò che davvero desidera.
Casa editrice:CTL Editore
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 314
Prezzo: 14,00 €
«Un’altra donna viveva in lei, sconosciuta e imprevedibile, eppure, pensò, come colta da un’illuminazione improvvisa, più cinica. “Ma si possono vivere due o più vite contemporaneamente, senza diventare pazzi?”»
“Con gli occhi di Arianna” di Paolo Massimo Rossi è un romanzo poetico e malinconico che viaggia tra il presente e il passato della protagonista, Arianna, una donna prigioniera di una concezione di sé che forse le hanno inculcato, o magari se l’è imposta lei stessa. Questo senso di confusione e di precarietà avvolge l’opera: chi è davvero Arianna, e cosa desidera il suo cuore? È vittima di un’educazione troppo rigida e di un marito possessivo o è carnefice di sé stessa? Arianna si sente costretta in una vita grigia, triste e noiosa, in cui non ha mai avuto modo e spazio per esprimersi; legata a doppio filo al concetto di famiglia più per formazione che per volontà, e al tempo stesso animata da un senso di ribellione furente, aveva sposato l’uomo di cui era rimasta incinta quando andava ancora all’università. Ora che è adulta paga il prezzo di quella scelta leggera, che per una giovane significava l’indipendenza ma nel corso del tempo, invece, si è trasformata nel tradimento di tutti i suoi ideali di libertà. È facile provare empatia per un personaggio apparentemente fragile e in crisi ma c’è di più sotto la superficie: Arianna non reagisce passivamente al suo sentirsi frustrata e inadeguata ma, anzi, si inoltra con coraggio sulla strada di una vera e propria rivoluzione interiore, e di una illuminante presa di coscienza. La protagonista è alla disperata ricerca di autenticità; è però possibile trovarla in un mondo dominato da maschere, ipocrisie e convenzioni, in cui sembra quasi un peccato capitale lasciarsi andare agli istinti, e affermare senza filtri i propri desideri più intimi?
Con una scrittura piacevole ed elegante, Paolo Massimo Rossi narra la storia di una donna che si analizza giorno dopo giorno, stagione dopo stagione: la primavera si sostituisce all’inverno e così Arianna si rinnova e rifiorisce; e quando il ciclo ricomincia, ella si frantuma ancora per poi ricostruirsi pezzo dopo pezzo, mentre le memorie si accavallano al presente, mentre i ricordi di famiglia e degli amori passati diventano tasselli di un puzzle da rimettere al loro posto, per dare significato all’oggi. Ma alla fine, forse non è neanche una questione di frammentarsi o di riconnettersi in un’unità compiuta; probabilmente la verità sta, come sempre, nel mezzo: tutto cambia, e i pezzi non devono per forza tornare tutti al loro posto. A volte è nell’imperfezione che si trova il senso, l’importante è rendersene conto in tempo, prima che la rabbia corroda il nostro cuore; a quel punto bisogna solo rompere le catene e tentare un volo, anche sgraziato, purché sia orientato verso la libertà di scegliere e di essere sé stessi.
SINOSSI DELL’OPERA. È la storia della presa di consapevolezza di una donna che si cerca e si rivela a sé stessa non tanto attraverso la coscienza del proprio quotidiano o la rivisitazione dei propri ricordi, quanto, e soprattutto, attraverso le immagini, frammentate e parziali, che le sono rimaste impresse negli occhi nel corso degli anni.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Paolo Massimo Rossi è un autore di romanzi, racconti e sillogi di poesia. Pubblica le opere “Jacob Rohault - I giorni di Venezia” (2016 - finalista al Premio Internazionale Indipendente Cesare Pavese 2016), “L’intruso nelle vecchie stanze” (2013 - finalista al Premio Il giovane Holden 2016), “Il venditore di pensieri altrui” (2018 - Segnalato dalla giuria del Premio Charles Bukowski), “18:30 Per caso a Parigi” (2020), “Diari sospesi” (2021), “Un cespuglio di spine” (2021 - finalista al Carlo F. De Filippis Premio Letteratura in Giallo Gold Crime) e il racconto “Eden in città” (Premiato nel concorso Marguerite Yourcenar 2020). È inoltre recensore di libri per conto di Letteratura&Cinema.
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