Mammografia
Perché effettuare una Mammografia con cadenza regolare?
La Mammografia è un esame radiografico del seno che consente lo studio del tessuto mammario in modo non invasivo e indolore.
Lo scopo primario della Mammografia è produrre immagini dettagliate delle mammelle che possano essere utilizzate per lo screening o per la diagnostica clinica, in donne asintomatiche o sintomatiche, come accertamento strumentale per escludere una patologia, su richiesta del medico o della paziente stessa. Ciò consente l’individuazione precoce del carcinoma mammario in fase pre-clinica, ovvero quando è ancora confinato al seno, senza aver sviluppato metastasi linfonodali o metastasi in altri organi del corpo.
Ogni donna ha un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce del carcinoma mammario attraverso l’autopalpazione, la visita senologica e gli accertamenti radiologici, oltre all’attuazione di uno stile di vita sano ed equilibrato (prevenzione primaria).
La Mammografia rappresenta attualmente l’esame di primo livello più efficace per la diagnosi precoce del carcinoma mammario. Secondo i dati epidemiologici più aggiornati, il tumore al seno è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario.
Dopo i 40 anni è consigliabile
eseguire la mammografia con cadenza annuale, eventualmente associata all’ecografia mammaria, in relazione alla densità del seno stesso.
Anche se la maggior parte dei carcinomi mammari sono sporadici, il 5-7% è legato a fattori ereditari o a mutazioni genetiche (geni BRCA1, BRCA2, ATM, p53 ecc). In questo gruppo di donne ad alto rischio sono previsti controlli strumentali semestrali a partire dai 25 anni o 10 anni prima dell’età di insorgenza del tumore nel familiare più giovane. Insieme alla diagnostica di primo livello, le linee guida raccomandano l’esecuzione della risonanza mammaria con mezzo di contrasto.
Presso alcuni nostri centri è possibile usufruire della Tomosintesi digitale mammaria o DBT (Digital Breast Tomosyntesis) ovvero una metodica di imaging tridimensionale che consente di ricostruire immagini volumetriche della mammella a partire da un numero finito di proiezioni bidimensionali a bassa dose, ottenute a diverse angolazioni del tubo radiogeno. Ciò consente di superare uno dei principali limiti dell’imaging bidimensionale, ovvero il mascheramento di alcune lesioni conseguente alla sovrapposizione del tessuto mammario. È importante ricordare che alla migliore definizione delle immagini non corrisponde un incremento della dose di radiazioni.
I nostri radiologi senologi sono a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie affinché ogni paziente possa seguire la procedura diagnostica più adeguata alla sua condizione clinica. Presso i nostri centri seguiamo le linee guida nazionali della Società Italiana di radiologia Medica (SIRM) e dell’Associazione Nazionale di Oncologia Medica (AIOM).
Fonte notizia
www.poliambulatorilazio.it