Alessandro Napoletano, lo abbiamo conosciuto come compositore della musica del tenore Andrea Bocelli (L’Ultimo Re – Cieli di Toscana) e della soprano Filippa Giordano (Amarti Si ed Heaven Knows – Il Rosso Amore) al Festival di Sanremo, progetti internazionali premiati con dischi d’ Oro e di Platino in molti paesi del mondo
L’album In Nomine Amoris, completamente strumentale, prodotto e registrato da Alessandro Napoletano nelle vesti anche di arrangiatore e discografico, è distribuito in tutto il mondo su tutti i portali e negozi di musica digitale.
Le opere sono state composte tra Napoli e Monopoli, luoghi che, come sottolinea l’artista, sono avvolti da un’energia magica, dove suggestivi paesaggi naturali ed artistici, profumi e colori, storia e folclore sono sicuramente una fonte inesauribile di ispirazione.
I titoli contenuti nell’ album sono My Mother’s Eyes, Beyond the Storm, Passione, Land of Partenope, Ballet of Life, Poppi’s Theme, Sicut in Caelo et in Terra, Theme for Alfonso, Nel Nome di Mio Figlio, The Storm is Over.
L’amore, a cui si ispira il titolo dell’album, è il tema principale, denominatore comune e filo conduttore di tutte le composizioni presenti nella raccolta. Nel nome dell’ Amore, significato del titolo in latino, inteso come sentimento universale, struggente, passionale, emozionale, spirituale e mistico, un vento tempestoso che tormenta e agita il mare della nostra vita.
Pathos e passione scuotono l’animo dell’ascoltatore proiettandolo in dimensioni emozionali meravigliose con una musica epica, orchestrale, sinfonica e corale.
Alessandro Napoletano è dichiaratamente un compositore che trae ispirazione dai maestri come Ennio Morricone e Hans Zimmer.
“Quando mi capita di vedere un film e di ascoltare le colonne sonore che accompagnano le immagini (ci confida il compositore) inevitabilmente penso a quanto mi piacerebbe poter un giorno essere chiamato da un regista per avere l’incarico di comporre musica per il cinema.
Purtroppo non ho frequentato nessun conservatorio. Da bambino presi alcune lezioni di pianoforte, ma siccome alla maestra sudavano le mani esageratamente, tanto da sgocciolare e lasciare i tasti del piano completamente bagnati, dissi a mia madre che non volevo più andarci perché mi faceva ribrezzo. Quindi abbandonai le lezioni di piano.
Da ragazzino quindi decisi di prendere la chitarra e di dedicare il mio percorso musicale alla scoperta di repertori che spaziavano dai Beatles ai Rolling Stones, ACDC, Led Zeppelin, Pink Floyd, Dire Straits, The Who, Lou Reed etc…
La passione per la musica orchestrale classica la devo tutta a mio padre e a mia madre. In particolar modo a mio padre, a cui dedico l’album intero, che praticamente era il dj di casa Napoletano. Mi ricordo che quando ero ragazzino ed invitavo i miei amici a dormire a casa mia, l’indomani mattina presto, mio padre all’improvviso con lo stereo a paletta ci svegliava con Claudio Villa. Questo è un ricordo indelebile, divertente e traumatizzante nella memoria dei miei amici ormai adulti. Inevitabilmente mio padre mi ha fatto sentire fin da bambino musica classica varia, operette e opere varie, tenori di tutte i periodi, Maria Callas a ripetizione. Insomma devo a lui la mia passione per questo genere musicale. Non è un caso che il mio album IN NOMINE AMORIS è uscito proprio il 5 aprile, data del compleanno di mio padre Marco Napoletano.”
Alessandro Dellino
Fonte notizia
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