Volti, dettagli e luoghi della Casa di Riposo “Fossombroni” raccontati attraverso la fotografia. Sabato 1 e domenica 2 aprile tornerà a essere esposta la mostra “Dal buio alla luce” che, ospitata dalla Galleria Spazio Imago in via Vittorio Veneto 33/20, permetterà di vivere un percorso tra gli scatti del fotografo Massimo Barbagli all’interno dello storico istituto cittadino noto come Casa Pia. Il progetto è sviluppato tra una serie di immagini in bianco e nero che accompagnano nella quotidianità della casa di riposo con l’obiettivo di raccontare le diverse fasi che hanno scandito il delicato periodo dell’emergenza sanitaria, spaziando dal buio dei mesi di limitazioni, sacrifici e sofferenze fino ad arrivare alla luce dell’attuale ripartenza e riapertura.
La mostra sarà inaugurata alle 17.30 dell’1 aprile e resterà poi visitabile gratuitamente fino alle 19.30, mentre il giorno successivo l’apertura è in programma dalle 17.00 alle 19.30. Le foto sono state scattate all’indomani del picco pandemico nella primavera del 2021 dal freelance Barbagli che, pluripremiato a livello internazionale e selezionato per il Team Italia per la World Photographic Cup 2023, è riuscito a entrare con sensibilità, delicatezza e empatia nei diversi spazi della Casa Pia per fotografarne gli ospiti nei vari momenti delle loro giornate. “Dal buio alla luce” propone un’altalena di emozioni e situazioni collegate all’emergenza sanitaria ripercorrendo i momenti di isolamento e solitudine, gli stati d’animo di paura e tristezza, e la rinnovata speranza con il ritorno a socialità e serenità che stanno caratterizzando l’attualità. La visita alla mostra sarà arricchita dalla possibilità di sfogliare e acquistare il catalogo con una più ampia selezione di foto, con i proventi che permetteranno di sostenere le future attività dell’istituto. «Galleria Spazio Imago è un punto di riferimento per il panorama fotografico aretino - commenta Debora Testi, presidente della Casa di Riposo “Fossombroni”, - e, di conseguenza, siamo onorati di essere ospitati nei loro spazi con il progetto fotografico realizzato da Barbagli. Oggi, fortunatamente, la situazione si sta normalizzando e l’emergenza sanitaria inizia a essere un triste e lontano ricordo, ma questi scatti continuano ancora a essere caratterizzati da un forte impatto narrativo e emotivo che vogliamo nuovamente condividere con la città per non dimenticare i sacrifici, le difficoltà e le limitazioni vissute dai nostri ospiti e dai nostri operatori».