Una mobilitazione collettiva per chiedere il cessate il fuoco e l’avvio dei negoziati a un anno esatto dall’invasione dell’Ucraina. L’appuntamento è fissato per sabato 25 febbraio quando, dalle 10.00 alle 20.00, piazza San Jacopo diventerà sede dell’iniziativa “Un murale per la pace” promossa dalla Rete Aretina Pace e Disarmo e presentata insieme ad Acli, Arci, Cgil e Movimento dei Focolari Italiani con l’obiettivo di lanciare messaggi di pace, solidarietà e umanità. Il cuore della manifestazione sarà rappresentato dall’installazione di una serie di griglie su cui verranno esposti manifesti, striscioni e locandine dove, con parole e immagini, ogni cittadino potrà ribadire il proprio “no” alla guerra per tornare verso un’Europa sicura e pacifica per tutti.
Questa iniziativa risponde all’appello lanciato a livello nazionale dalla coalizione Europe for Peace per promuovere una mobilitazione in ogni città in cui mostrare vicinanza al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo. La città di Arezzo sarà, per l’appunto, sede di “Un murale per la pace” che, oltre a riunire i manifesti appositamente realizzati dalle associazioni aderenti alla Rete Aretina Pace e Disarmo, è aperto alla libera e creativa partecipazione di cittadini di tutte le età che potranno arricchire e colorare l’installazione con disegni, poesie o frasi. Un apposito spazio sarà previsto per le creazioni in estemporanea con una postazione rivolta a bambini e bambine dove realizzare le loro opere e dove condividere i loro messaggi, andando a lanciare una richiesta di pace realmente intergenerazionale. L’iniziativa ha trovato il coinvolgimento di numerose realtà locali della Rete Aretina Pace e Disarmo: Acli, Anpi, Arci, Arci Servizio Civile, Associazione ToscanABILE, Centro Iniziativa “E. Berlinguer”, Cgil, Circolo Aurora, Comunità Emmaus Laterina, ISDE - Medici per l’Ambiente, Laicato Marista, L’Albero del Noi, Legambiente, Movimento dei Focolari Italiani, Gruppo Obiettori Caritas e Oxfam Italia. «Il 24 febbraio 2022 iniziò l’invasione russa in Ucraina - ricorda Roberto Secci, coordinatore della Rete Aretina Pace e Disarmo, - e, a distanza di un anno, purtroppo ancora non si vedono spiragli di pace. Con questa mobilitazione diffusa vogliamo dunque chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati attraverso il fondamentale coinvolgimento di tutto il tessuto comunitario anche della città Arezzo: associazioni e scuole, bambini e anziani».