Lorenzo Oggero - “Non c'è due senza uno. Ventitré racconti”
Lorenzo Oggero presenta una raccolta di racconti che si è classificata prima in ex aequo al Premio Letterario La Ginestra di Firenze 2022 e terza al Premio letterario Città di Sarzana 2021. Sono storie toccanti, altre ironiche, alcune singolari; nonostante la loro diversità, però, sono tutte, indistintamente attraversate dallo stesso fil rouge: l’approfondimento delle complesse e delicate relazioni tra gli esseri umani.
Casa Editrice: Edizioni Helicon
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 316
Prezzo: 20,00 €
«Aurelio, mi ha detto lo psicanalista, non c’è due senza uno. Uno squarcio improvviso, un’illuminazione straziante. Allora è l’uno che bisogna raddrizzare!»
“Non c'è due senza uno. Ventitré racconti” di Lorenzo Oggero è una raccolta di storie di vita, d’amore, di divertimento e di morte; con onestà e delicatezza, e con una scrittura brillante e a volte ironica, l’autore ci conduce nell’intricato mondo delle relazioni umane, dove ognuno dei personaggi deve fare i conti con sé stesso prima di poter comprendere gli altri: non c’è due senza uno, appunto. Nei racconti vi è una significativa presenza dell’arte, così come della musica, soprattutto classica: molti dei protagonisti trovano in esse consolazione, o anche momenti di condivisione. Alcune storie sono attraversate da una sottile malinconia - «La malinconia… sarà pure l’umor nero, sarà pure la bile nera, ma è anche la felicità di essere tristi» - e sono principalmente orientate ad analizzare la natura umana, in tutte le sue sfumature.
Grande risalto è dato al valore delle parole che, se usate con buoni propositi, possono rendere uniche e preziose le relazioni interpersonali, e allo stesso tempo se usate con intenti manipolativi possono creare drammi incommensurabili: la parola, scritta o pronunciata, è un’arma tagliente, a volte letale. Lo sa bene il protagonista del racconto “La penna d’oro”, uno dei più intensi della raccolta; una storia surreale e agghiacciante in cui l’uomo, che in vita ha tradito e ferito grazie alle parole, sconta in un altrove imprecisato un tragico contrappasso: egli scrive senza sosta episodi della sua esistenza, come guidato da una forza invisibile, ma non rimane niente sul foglio bianco, mentre i suoi ricordi si corrodono.
In ventitré, appassionanti racconti Lorenzo Oggero ci fa riflettere e divertire, ci fa commuovere e sorridere; in alcune storie possiamo specchiarci, in altre comprendere aspetti della vita e delle relazioni su cui non ci siamo mai soffermati. In ognuna delle vicende è descritto con cura un microcosmo in cui è facile immergersi e da cui è triste uscire; così come i protagonisti del racconto “L’ora di Monet”, anche noi giochiamo col tempo e le possibilità: con quel kairòs, quel tempo soggettivo e intimo, in cui possiamo avere l’occasione di sperimentare altre vite, e di imbarcarci in eccitanti avventure.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Lorenzo Oggero è docente e consulente di management nell’area delle risorse umane. In argomento management pubblica: “Alla ricerca di nuove rotte manageriali” (FrancoAngeli, 1998), “L’organizzazione è una metafora” (FrancoAngeli, 2004) e “Management & Golf” (2009). In tempi più recenti si dedica anche alla letteratura, scrivendo poesie e racconti (molti di questi vincono il 1° premio in vari concorsi). Pubblica il romanzo “Amori imprevisti”, 1° premio ex aequo al concorso Pacini editore 2015, il romanzo “Amore, andata e ritorni” (Edizioni Helicon, 2020), 1° classificato al Premio Il Litorale e il saggio “In viaggio con l’Amornauta - La costellazione dell’Amore” (Edizioni Helicon, 2021).
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