Anna Callegari predilige nei suoi dipinti l’utilizzo di colori brillanti, acidi ed artificiali, di notevole impatto visivo, stesi con tecnica delicata, vivida, fatta di pennellate luminose che si susseguono con tocchi di gestualità e leggeri interventi materici che regalano freschezza, tranquillità, gioia; inoltre nelle sue opere prevale la bidimensionalità, in cui risalta il linearismo mentre protagonista indiscussa è la figura femminile.
Una “Donna consapevole del suo charme, seduttrice impenitente, alla quale non è possibile resistere”, come definsce il vocabolario Treccani la "Femme fatale", una figura femminile algida e misteriosa che si contrappone all’angelo del focolare domestico, una figura dalla bellezza perversa, lussuriosa, crudele, artificiosa, temibile ed erotica, che indossa abiti sontuosi ed eccentrici e vistosi cappelli, che usa trucchi, profumi e gioielli esuberanti per affascinare e stupire: strumenti, o forse armi, con cui affermare una personalità libera, unica e sicura del proprio valore individuale e sociale con tutti i suoi vizi e le sue contraddizioni.
Le "Donne" di Anna sono frutto di un approfondimento introspettivo profondo, vissute e reinterpretate come forme eleganti e discrete sospese in uno spazio senza tempo né luogo, rappresentazioni talvolta semplificate, appena accennate, rese scarne ed essenziali, ridotte a pochi tocchi di colore, oppure agitate da un rutilare di tinte accese, opere a volte aggressive e in grado di sorprendere, ma sempre di profonda intensità espressiva, che svelano un’attenta analisi del personaggio e una grande capacità di penetrazione psicologica. Opere di una donna che racconta frammenti di vita di altre donne forti ed affascinanti come lei, momenti di un’esistenza costruita sui sentimenti, per comunicare la gioia di essere libere, alla ricerca della realizzazione di un sogno.
M.C. Dic. 2022