Un viaggio nell’universo femminile attraverso le grandi opere liriche dell’800 italiano. Domenica 18 dicembre, alle 18.00, il teatro Mecenate ospiterà lo spettacolo “Donne in Opera” che proporrà una riflessione sulle difficoltà di emancipazione e sulle conquiste delle donne nel corso della storia attraverso le musiche e le parole di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi o Gaetano Donizetti, con il coinvolgimento degli alunni delle classi terze della scuola secondaria IV Novembre. L’iniziativa, a ingresso gratuito, è promossa dalle Acli di Arezzo all’interno del più ampio progetto “Donne in arte” sostenuto dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arezzo come occasione di affermazione di una cultura di genere a partire dalle giovani generazioni.
“Donne in opera” sarà diretto dal baritono Andrea Sari e dalla soprano Stella Peruzzi e sarà la conclusione di un ciclo di laboratori artistici e sociali che, nelle ultime settimane, sono stati tenuti all’interno dello stesso istituto IV Novembre. Gli incontri nelle classi hanno proposto un’analisi dei contesti storici narrati dai compositori lirici italiani che, nei loro testi, hanno trattato la figura della donna, portando avanti anche una parallela educazione musicale attraverso la successiva interpretazione e esecuzione delle arie e dei corali delle opere. Questo percorso sarà ora condiviso e restituito alla città nello spettacolo del 18 dicembre dove adolescenti e cantanti professionisti divideranno il palcoscenico per approfondire e per raccontare i cambiamenti sociali e le conquiste femminili dall’800 a oggi. La serata sarà arricchita dalla presenza della squadra agonistica della società di ginnastica ritmica Olimpea coordinata da Susanna Marchesi, mentre la presentazione e il coordinamento sul palco saranno a cura di Silvia Martini. Per assistere alla rappresentazione è obbligatoria la prenotazione allo 0575/21.700 o al 331/34.26.700. «La serata - spiega Loredana Gori, coordinatrice del progetto “Donne in arte”, - proporrà un viaggio nell’universo femminile tra le difficoltà di emancipazione e le grandi conquiste storiche. Questo spettacolo rappresenterà la conclusione di un percorso artistico che, negli ultimi mesi, è stato sviluppato tra tante diverse arti e ha fatto tappa in più location del territorio comunale di Arezzo, con la scelta di coinvolgere anche gli alunni delle scuole per promuovere l’educazione alla cultura di genere e la lotta a ogni forma di discriminazione».