Demetrio Salvi - “Misteri napoletani: La crepa”
Demetrio Salvi presenta un’opera visionaria a metà strada tra la graphic novel e la favola dark, in cui si racconta di presenze inquietanti in una Napoli sfuggente e misteriosa. Antiche leggende prendono vita e trasportano il protagonista Giona nel doppio speculare della città partenopea, in una vera e propria discesa negli inferi. Illustrazioni e grafiche sono di Rosa D'Avino.
Casa Editrice: L’undicesima copia
Genere: Urban fantasy
Pagine: 220
Prezzo: 6,00 €
«Cosa c’è vicino al letto? Cosa c’è? Cos’è? Cos’è quest’essere mostruoso, che mi fissa con due occhi enormi e neri; quest’essere che sembra un bambino orribile, pallido e smunto; questa specie di larva? Com’è entrato? Perché si trova qui, proprio qui, nella mia casa?»
“Misteri napoletani: La crepa” di Demetrio Salvi è un’opera particolare, che mescola il romanzo grafico e il racconto tradizionale per narrare una storia oscura e grottesca, che riesce a inquietare e allo stesso tempo ad affascinare. Il romanzo è ambientato in una Napoli disturbante e magnetica in cui si materializzano le tenebrose figure delle leggende popolari, che si aggirano indisturbate per la città. Sono corpi mostruosi che si agitano e vagano nel buio, provenienti da un mondo sotterraneo che è la copia speculare, benché spettrale, della solare Napoli.
Il protagonista del romanzo è Giona Michetti, un insegnante da poco tornato nella sua città natale dopo la fine del suo matrimonio; Napoli non è più come la ricordava, e da subito avverte la presenza di qualcosa di maligno non solo tra le strade ma soprattutto all’interno della sua casa - «Una paura innaturale circola nelle mie vene e non ne capisco il motivo anche se, improvvisamente, per un attimo, smetto di respirare e ho la sensazione che qualcosa aliti nella mia stanza». Il lettore osserva Giona cadere sempre più nella paranoia di non essere solo in casa; è un incubo a occhi aperti quello che vive, e nelle sue notti insonni si convince sempre di più di essere perseguitato da un’entità malevola. Quando essa infine si palesa, ha delle sembianze antropomorfe e non sembra particolarmente minacciosa: è una creatura minuta e gracile, e i suoi tratti ricordano quelli di un bambino di circa sei anni; non ha il dono della parola, e ha la pelle pallida e gelida.
Demetrio Salvi racconta dello strano rapporto che si instaura tra Giona e la creatura, che chiamerà Michele per dargli una parvenza di umanità; all’inizio scostante e impaurito, col tempo il protagonista si affezionerà a Michele e cercherà di proteggerlo. Il male, però, sembra strisciare dappertutto e corrompere le anime, e Giona intuisce che esso possa penetrare dalle crepe lasciate da un recente terremoto. L’apertura di una di esse sarà l’inizio del suo viaggio all’inferno e nel suo inconscio, che diventa il cuore oscuro e palpitante di questo misterioso romanzo.
SINOSSI DELL’OPERA. Napoli ha cavità oscure, capaci di generare paure profonde e Giona è mancato per troppo tempo da questa città per capire cosa si agita nel buio. Gli incubi che lo assalgono di notte si dissolvono col sole: sono anime sofferenti che non vogliono farsi vedere. Un mondo perverso lo attende e lo tira giù, lo illude che possa ritrovare quanto ha smarrito. Una furia improvvisa accompagna la sua disperata ricerca, tra cunicoli infiniti, fiumi perduti e luoghi nei quali l'amore non basta a salvare. La morte è sempre in agguato. Ma non è la cosa peggiore che possa capitare.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Demetrio Salvi (Napoli, 1961) è laureato con lode in Lettere Moderne e ha seguito i corsi di sceneggiatura tenuti da Robert McKee. Per la Video/Italia realizza documentari etnografici come regista e sceneggiatore e collabora con la casa di produzione ARAWA, per la quale scrive testi per documentari e la sceneggiatura del lungometraggio “Asia”. È direttore ai programmi di una storica TV regionale (Canale 21) e dirige numerosi cortometraggi, alcuni dei quali vengono premiati da prestigiose realtà culturali e istituzionali. Fonda, assieme a Federico Chiacchiari, la rivista di critica cinematografica Sentieri selvaggi che, dal 1999, farà da fondamenta a una omonima scuola di cinema; in tempi più recenti, tale scuola evolve in una realtà accademica col nome di UniCinema. Realizza saggi sul cinema e manuali di tecnica cinematografica. Nel 2015 realizza il lungometraggio “Casting” e presenta all’Expo di Milano il documentario “Cibodamare”. Nel 2018 gira il docufilm “A Mozzarella nigga”, selezionato da diversi festival internazionali. Collabora con Fabio Massa alla sceneggiatura del film “Effetto domino” e scrive, con lo stesso regista, lo script di “Mai per sempre”. Dopo “I giornaletti sporchi” scrive i romanzi “Misteri napoletani - La crepa”, “Mal’essere” e “Fuori di Qui”. Nel 2021 fonda con Rosa D’Avino la casa editrice L’undicesima copia.
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