“Inquieta”è stata scritta in un attimo di tempesta, in cui non c’è via d’uscita, se non la scrittura. In assenza di qualsiasi possibilità di agire sul corso degli eventi, la musica e il manifestarsi attraverso di lei hanno la capacità di cambiare il nostro mondo. Come ogni canzone diMafalda, il brano è ispirato al vissuto personale, una storia che non è andata come avrebbe voluto, l’alternarsi del raggiungimento di uno stato di accettazione e comprensione e lo stimolo verso il farsi del male e la distruzione.“Inquieta” è la spinta a manifestarci, esprimerci per dar voce alle nostre sofferenze, nelle quali, alla fine, scoviamo la nostra autenticità.
Biografia.
Mafalda si avvicina alla musica da giovanissima e a 12 anni riceve la sua prima chitarra classica. Più tardi scoprirà l’amore per
il canto e per la scrittura, che non abbandonerà più. Il suo stile viene influenzato dal panorama della musica napoletana, città in cui l’arte ha sempre avuto un ruolo fondamentale e in cui ha vissuto fino ai diciotto anni, crescendo tra la musica dub. Si trasferisce a Milano e dopo qualche anno inizia a scrivere le sue prime canzoni. Le sonorità di Mafalda riflettono una passione per il reggae, il variegato pop e il soul, che si fondono in un progetto di musica cantautoriale italiana, con brani ispirati al proprio vissuto personale. I suoi testi sono rivolti principalmente all’interiorità dell’essere umano, in tutte le sue sfumature, anche quelle più ombrose. Quasi del tutto autodidatta, fa le sue prime esperienze musicali esibendosi in alcuni locali milanesi a partire dal 2020. Nel progetto Mafalda sono coinvolti ad oggi Massimiliano Cammarata al basso e Fabio Macchi alle percussioni.