L’aretino Paolo Formelli è il nuovo vicesegretario nazionale vicario della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli. L’elezione è arrivata al termine di un percorso congressuale che, negli ultimi mesi, ha coinvolto i 170.000 soci del sindacato aclista a tutti i livelli a partire dalle singole province e regioni con l’obiettivo di andare a individuare i bisogni della terza età e di fissare le priorità operative del prossimo quadriennio. Questo iter ha trovato il proprio compimento con il congresso nazionale e con il conseguente rinnovamento del comitato nazionale, al cui interno sono stati individuati i nuovi ruoli dirigenziali: Formelli è stato scelto come vicesegretario vicario e lavorerà dunque in stretta collaborazione con il segretario nazionale Rosario Cavallo per lo sviluppo della Fap-Acli.
Pensionato della Asl, l’aretino porta in dote competenze e conoscenze acquisite in molti anni al servizio del sindacato dei pensionati. La sua esperienza ha preso il via come segretario provinciale di Arezzo dove ha gettato le basi per un movimento che è oggi riconosciuto tra i più dinamici della penisola e che vanta ben 4.700 associati, poi è proseguita come segretario regionale dove ha dimostrato attenzione verso le principali problematiche della popolazione anziana emerse dalle varie province. Questo impegno è valso, nel 2014, la nomina a segretario nazionale, con la bontà di un lavoro che è stato ora nuovamente riconosciuto e premiato con il passaggio a vicesegretario nazionale vicario che avrà la responsabilità di operare in stretta sinergia con il segretario su tutto il territorio italiano.
Tra le priorità del nuovo mandato rientrerà lo sviluppo associativo della Fap-Acli per rappresentare un numero sempre più alto di anziani e pensionati in un momento particolarmente delicato tra l’emergenza sanitaria che ha acuito le situazioni di solitudine e il contesto internazionale che ha incrementato le difficoltà economiche di molte famiglie. In quest’ottica, tra le priorità rientrano tematiche quali la riforma pensionistica per garantire parametri minimi e dignità alla popolazione anziana, oltre alla riforma sanitaria per facilitare l’accesso alle cure per tutti. «Il nostro sindacato ha rinnovato l’impegno nel guardare e valorizzare i diritti sociali-sanitari delle persone anziane e deboli, puntando sulla coesione e sui rapporti umani - spiega Formelli. - Nei prossimi quattro anni avremo diverse questioni urgenti da affrontare: le riforme per non autosufficienti, i rapporti con i cittadini e il sociale, la sanità di comunità, le politiche sociali e del lavoro, l’intergenerazionalità. Occorre essere preparati a intercettare tutte queste riforme con un ruolo propositivo e attivo per tutelare i bisogni e gli interessi degli anziani. In quest’ottica, diventa importante sviluppare anche la base associativa con una sempre più stretta collaborazione con i servizi delle Acli e con una presenza sempre più capillare su territori e circoli, sviluppando una rete per superare insieme l’attuale e complicata situazione politica, sociale ed economica».