Abbiamo chiesto al Dott. Vito Marino Posa, Chirurgo Maxillo Facciale Estetico, di illustrarci gli interventi estetici più richiesti e di spiegarci come avviene la pianificazione degli stessi.
La buona chirurgia estetica è quella che non si vede, quella che riesce a migliorare l’aspetto senza sconvolgerlo, correggere un difetto senza stravolgere. Scopo primario pertanto è quello di conferire armonia, equilibrio e luminosità al volto nel pieno rispetto della sua naturalezza e delle sue proporzioni. Una chirurgia estetica ben fatta si pone l’obiettivo di armonizzare i tratti somatici dell’individuo intervenendo quindi sugli inestetismi e difetti tentando di ricomporre un equilibrio. In tale processo si cerca anche di valorizzare i punti di forza già presenti nella bellezza del paziente. In genere quindi non si procede a una modifica della morfologia del viso, così da evitare traumi psicologici nel paziente o una crisi identitaria.
Il ricorso ad interventi estetici subisce fortemente le influenze del mercato e delle tendenze e negli ultimi anni anche il COVID ha influenzato i trend.
La SICPRE - Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica - unica società di chirurgia plastica attualmente riconosciuta dal Ministero della Salute - ha dedicato a questo tema il congresso che si è tenuto a settembre 2021, durante il quale è emerso che i meccanismi messi in atto dal Covid hanno portato maggiore pianificazione, più controlli e riduzione dei tempi operatori e di ricovero, portando quindi un concreto vantaggio in termini ripresa del paziente. Inoltre, la richiesta di interventi estetici è aumentata: condizioni di vita meno confortevoli, l'avvento dello smart working e la maggior sedentarietà hanno portato molte persone a riflettere sulla propria attuale condizione fisica e di salute generale. Lo smart working inoltre sta generando tempistiche di vita e lavoro più agevoli, e la convalescenza post operatoria può essere fatta senza doversi assentare completamente dal posto di lavoro. Proprio per questo motivo si valuta sempre più spesso la possibilità di combinare interventi diversi, riducendo quindi anche gli accessi in strutture ospedaliere o cliniche private.
E’ doveroso innanzitutto fare un distinguo tra medicina estetica e chirurgia estetica.
I due termini vengono spesso confusi perché entrambe le discipline si servono di trattamenti estetici che perseguono l’obbiettivo di combattere gli inestetismi corporei, ma è bene conoscerne le reali differenze.
La chirurgia estetica è un insieme di tecniche chirurgiche utilizzate per la correzione di difetti estetici, più o meno evidenti, che possono ostacolare la vita di relazione e incidere sul benessere psicofisico dell’individuo. I trattamenti di bellezza della chirurgia fanno capo ad operazioni chirurgiche che necessitano di un ricovero e quindi un’anestesia: l’intervento chirurgico implica un grado più alto di invasività sul corpo ma allo stesso tempo permette una risoluzione più istantanea dei difetti da correggere. Il compito del chirurgo estetico è di ripristinare l’armonia delle forme, rispettando la fisionomia del paziente, in modo da ottenere un risultato che sia esteticamente gradevole e naturale.
La medicina estetica permette di eliminare o migliorare gli inestetismi del corpo, attraverso tecniche non chirurgiche e attraverso l’impiego di materiali di ultima generazione perfettamente tollerati e garantiti. Caratteristici della medicina estetica principalmente sono i trattamenti laser, i filler, la biorivitalizzazione, la mesoterapia, la radiofrequenza ablativa, non ablativa o frazionata, la cavitazione medica, il linfodrenaggio e la criolipolisi con la caratteristica della ciclicità con la quale devono essere effettuati per far si che gli effetti si rinnovino e si consolidino.
Qualche dato: la maggior parte delle donne e degli uomini che si sottopongono ad un trattamento estetico hanno di solito un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma non ci sono limiti di età. Internet è la prima fonte d’informazione per le donne italiane che decidono di sottoporsi a trattamenti di chirurgia o medicina estetica: il 45% fa ricorso al Web, mentre solo il 18% si rivolge, in prima istanza, a un medico specialista per saperne di più (*)
Vediamo nel dettaglio come avviene la valutazione e la progettazione degli interventi estetici:
La prima fase prevede l’analisi morfologica del viso del paziente, ovvero la forma e le proporzioni in relazione anche a collo e corporatura, per valutare la reale necessità di un trattamento. Capita a volte di dover dire di no al paziente quando ci si trova di fronte a disagi non fisici ma psicologici. La rappresentazione mentale che abbiamo del nostro corpo può quindi essere distorta, non corrispondente alla realtà tanto da configurare un vero e proprio quadro patologico: il Disturbo di Dismorfismo Corporeo. In questo caso si indirizza il paziente ad un consulto psicologico.
Una volta stabilita la reale necessità, si produce una breve documentazione fotografica che servirà per lo studio fatto assieme al paziente stesso.
Segue la progettazione e la definizione dei risultati previsti ed attesi, nonché degli interventi che si andranno a fare.
Una volta effettuato l’intervento seguirà una visita di controllo dopo un tempo più o meno variabile.
Quali sono le differenze tra filler e botox?
Il filler in medicina estetica è una sostanza prodotta per essere infiltrata nel derma o nell’epidermide allo scopo di riempire i tessuti e correggere alcune tipologie di rughe, aumentare il volume (zigomi) o alzare degli avvallamenti. Esistono diversi tipi di filler per il ringiovanimento del viso, attualmente il più usato è l’acido ialuronico. Una sostanza biocompatibile che può essere riassorbita entro qualche mese senza alcun rischio di allergie. Tra gli scopi principali abbiamo:
· Correzione delle rughe superficiali attorno alla bocca
· Evidenziazione del profilo delle labbra
· Riempimento delle pieghe cutanee (come quella naso labiale)
· Ridurre le zampe di gallina
· Aumento del volume degli zigomi
· Correzione cicatrici depresse
Il trattamento infiltrativo ha effetto immediato. Nei giorni successivi al trattamento è però importante non esporre la parte trattata ai raggi del sole ed evitare di massaggiare la zona. È inoltre possibile la formazione di ecchimosi che verranno riassorbite da sole entro qualche giorno. Il risultato è quindi stabile per i mesi successivi per una durata di tempo variabile in base al tipo di filler e caratteristiche soggettive del paziente. L’effetto del filler si esaurisce quindi dopo qualche mese in modo progressivo. Si dovrà quindi procedure con una nuova seduta infiltrativa per il prolungamento del risultato.
Il botulino è tra i trattamenti più efficaci per la distensione delle rughe mimiche facciali. Si tratta di iniettare la tossina botulinica a livello dei muscoli mimici da cui scaturisce la ruga. La sostanza induce quindi la distensione temporanea di tali muscoli con la riduzione delle rughe ad essi legate. Posso essere trattate con successo le rughe frontali, quelle glabellari e le zampe di gallina. Per effettuare correttamente l’infiltrazione, occorre una buona conoscenza dell’anatomia e mimica del viso del paziente. Attraverso questo trattamento le rughe di origine meccanica sono temporaneamente ridotte per un periodo variabile dai 4 a 6 mesi dopo il quale andrà ripetuto il trattamento. I muscoli mimici riprenderanno infatti progressivamente motilità e di conseguenza torneranno le rughe. In genere, l’operazione si ripete per una o due volte all’anno. Per avere un effetto naturale occorre che il dosaggio sia nei limiti di quello prescritto, altrimenti si ottiene un aspetto completamente innaturale. Ciò è dovuto alla totale distensione delle rughe che determina l’inespressività del volto del paziente.
Il Dr. Vito Marino POSA, nasce a Venezia il 25 Giugno 1970, è residente a Gioia del Colle (BA) dove esercita la Professione di Chirurgo Maxillo Facciale Estetico presso la Clinica Polimedica Peucezia di cui è Direttore e presso altre Strutture private oltre che di Dirigente Medico di Emergenza Area Critica presso la ASL/BA Regione Puglia. Si occupa prevalentemente di interventi chirurgici di Blefaroplastica/Otoplastica/Rinoplastica/Mentoplastica/Lifting del volto, Medicina Estetica con impianto di Filler Dermici e sovraperiostei full face, utilizzo della tossina botulinica e fili di trazione-sospensione-biostimolazione. Relatore a numerosi congressi nazionali. Coordinatore di un progetto di ricerca nazionale sul metabolismo e sugli effetti dell’acido ialuronico versus altri riempitivi.
(*) Indagine internazionale sulle donne e il loro parere sui trattamenti di medicina e chirurgia estetica condotta dal Gruppo Aufeminin – editore numero uno al mondo di siti internet dedicati al target femminile e rappresentato in Italia da alfemminile.com