Molto spesso, quando si sente parlare di telecamere e videosorveglianza si pensa immediatamente a stazioni, metropolitana, banche, caveau, edifici pubblici, commissariati e via dicendo. Cioè quei luoghi sensibili dove per l’incolumità di tutti è fondamentale che ci sia un servizio di sicurezza attivo 24 ore su 24 per monitorare ciò che accade, in modo da scoraggiare eventuali crimini e disporre di una risorsa in più per identificare i perpetratori qualora essi si verifichino.
In realtà però molto spesso i sistemi di sorveglianza hanno applicazioni molto più banali e di normale amministrazione di quanto non si pensi. Un esempio di questo arriva da Torino.
La videosorveglianza a Torino infatti trova spazio ad esempio per il controllo della zona a traffico limitato del centro storico. In ognuno degli 11 varchi di accesso sono infatti installate delle telecamere ad alta definizione che leggono e registrano accuratamente le targhe dei mezzi in ingresso. Se ad una delle targhe corrisponde un veicolo con una classe di emissioni o motorizzazione non ammessa nel centro storico, il sistema mette in moto il processo per cui all’incauto o furbo guidatore sarà recapitata la multa.
Altra applicazione è quella del controllo della velocità sulle principali arterie cittadine, specialmente sui comuni dell’hinterland. Queste telecamere misurano la velocità del veicolo in movimento, e se questa eccede i limiti consentiti, viene scattata una fotografia dalla quale si risale al proprietario della macchina per notificargli la multa.
Recente introduzione sono le cosiddette telecamere T-Red, capaci di scattare 60 fotografie al secondo. Situate in prossimità dei semafori, si attivano quando il semaforo è arancione o rosso: quando il furbo di turno pensa di non fermarsi all’arancione o peggio di passare col rosso , le telecamere fotografano la sua targa e notificano l’infrazione a chi di dovere, di modo che sia recapitata la multa.
Ancora i sistemi di videosorveglianza a Torino sono utilizzati per combattere la sosta selvaggia. All'aeroporto di Caselle è infatti attivo un sistema di telecamere che monitora costantemente il flusso del traffico. Quando un’auto si ferma di fronte all’entrata per scaricare rapidamente il viaggiatore - causando un ingorgo - invece che usare l’apposita area di sosta, il sistema registra la targa ed esattamente come nei casi sopra descritti fa recapitare la multa al conducente.
Insomma, Torino è l’esempio di come i sistemi di videosorveglianza più che cercare di realizzare una specie di Grande Fratello, la maggior parte delle volte vogliono semplicemente rendere più sicuro il traffico.
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www.comunicatorino.com