Occupandosi di Informazione e anche Pubbliche Relazioni, Lisa Bernardini ha sempre creduto nel potenziale spontaneo degli incontri e lo si percepisce nitidamente quando indossa le vesti di giornalista.
Conoscersi è entrare in una esperienza di scambio, da realizzarsi attraverso un circolo di sensazioni, un gioco di rimandi ed accedendo, insieme all’altro, a quel piccolo mondo misterioso che descrive la poetica degli incontri.
Tu ce l’hai Peter Pan? ha selezionato diciassette “viaggi” più o meno brevi dell’autrice in un periodo complicato da fronteggiare: quello di una imprevedibile emergenza sanitaria che ha sconvolto tutto il mondo. Si parte a Settembre 2020 e si termina a Dicembre 2021. Nel mentre, ecco che i “viaggi” divengono soprattutto opportunità di dialoghi con interlocutori in ascolto e disponibili alla parola. Un interlocutore per ogni “viaggio” selezionato. Sono state raccolte, in questo vagare, semplici conversazioni: domande e risposte. Senza filtri e senza schemi, e volutamente senza la troppa formalità del mestiere giornalistico. Tutto nato per caso e secondo uno stile di approccio personalissimo della intervistatrice. Anche Roberto Gervaso lo sosteneva : La vita è un'avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal Caso.
Ogni intervista somiglia a una peregrinazione, scandita da frasi significative, altrettanti stazioni di un percorso comune. L’autrice non vuole rivelare anzitempo i nomi dei suoi intervistati - donne e uomini – che appartengono a discipline ed ambiti diversi: musica (leggera, classica, jazz), pittura, cinema, astrofisica, fotografia, letteratura. Non resta che acquistare il volume per entrare dentro il passo di questi originali colloqui. Alla ricerca della leggerezza – lungi dalla superficialità- e di una essenza nascosta che affiori dai dialoghi.
Lisa Bernardini ne anticipa al lettore l’atmosfera : Il gioco di vivere, attimi di scambi, rivelazioni del cuore. Viaggi brevi tra me e chi ho intervistato. Un virus che ha sconvolto il mondo a fare da invisibile spettatore.
Dalla prefazione di La Porta: Un tema percorre come un fil rouge i diciassette dialoghi: la figura di Peter Pan e il mito dell'infanzia. Tema scivoloso ma al tempo stesso fondamentale del mondo contemporaneo. (…)
Peter Pan è un ragazzo che decide di non crescere più, di restare sigillato nella sua adolescenza autoprotetta, perché ha paura del mondo degli adulti, percepito come ostile. Si tratta di un personaggio volutamente ambivalente, che rimanda a due possibili accezioni del nostro legame con l''infanzia. Da una parte la nostalgia del puer eternus che abita dentro di noi, di un mondo incantato, fatto di gioco, fantasia, candore, attitudine alla meraviglia. Dall'altra l'incapacità di maturare, di relazionarsi al prossimo, di differire il piacere, un mix di capricciosità, egocentrismo e irresponsabilità (…)
(…)In
queste interviste Peter Pan viene perlopiù citato in quanto simbolo
dell'infanzia tradita - dunque dell'infanzia come incanto e tenerezza, capacità
di godere dell'attimo presente, e insomma stato di grazia (…).
Il saggista ed il critico La Porta se lo domanda: (…) Come recuperare il Peter Pan "buono", ossia una adesione all'infanzia che non significhi rinuncia alla maturità, la fedeltà al gioco dell'immaginazione capace di coesistere con l'accettazione responsabile della realtà?(…)
(…) L'arte in un senso ampio, che comprende anche la creatività di uno scienziato, è capace di "disciplinare" l'immaginazione, di dare una forma condivisa ai propri sogni personali, di mantenere la curiosità inesausta verso il mondo e insieme l'impegno a crescere, a modificarsi con gli altri e ad evolversi (…)
A dialogare con l’autrice, il 5 maggio,il prefattore del volume Filippo La Porta ed il Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP) Ruggero Alcanterini.
Modererà l’incontro il conduttore Anthony Peth.
Interverranno a turno alcuni personaggi pubblici protagonisti del volume.
Seguirà momento conviviale solo per gli invitati presenti.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Obbligatorio, per accedere alla Stampa Estera, il possesso del green pass e della mascherina FFP2.
Preferibile la prenotazione all’indirizzo mail occhiodellarte@gmail.com – 347 1488234
Staff www.occhiodellarte.org
Lisa Bernardini
E’ toscana di nascita e romana d’adozione.
Nasce a Follonica (GR) nel 1970.
Giornalista pubblicista della Stampa Estera in Italia; iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.
Collabora attivamente con numerosi luoghi on line e pubblicazioni cartacee (ha rubriche culturali fisse in magazines di cultura e spettacolo), ed è Presidente dell’Associazione Culturale “Occhio dell’Arte APS”.
I suoi campi specifici di afferenza sono per lo più (ma non solo) il Cinema, la Musica, la Letteratura e le Arti visive.
Si occupa di Comunicazione e di Pubbliche Relazioni, ed è ideatrice di format culturali nazionali dedicati al variegato contenitore della Modernità. Le sono particolarmente cari i temi e le battaglie provenienti dal mondo femminile.
www.lisabernardini.it
Filippo La Porta
Critico e saggista. Scrive regolarmente su "Repubblica" e su "Left". Docente di corsi di scrittura in varie scuole (Holden, Fenysia, etc.) e università (Cagliari, Suor Orsola di Napoli, etc.). Presidente della commissione "Maggio dei libri" del Cepell (Ministero Beni Culturali).
Delle sue innumerevoli pubblicazioni citiamo soltanto:
Come un raggio nell'acqua. Dante e la relazione cn l'altro, Edizioni Salerno 2021
Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà, Bompiani 2019
ll bene e gli altri. Dante e un'etica per il nuovo millennio Bompiani 2018
Disorganici Maestri involontari del 900, Edizioni di storia e letteratura 2018
Poesia come esperienza.Una formazione nei versi, Fazi 2013
Pasolini, Il Mulino 2012
La nuova narrativa italiana, Bollati Boringhieri 1995