Matteo Ferrarini - “Da cintura bianca a cintura nera di buddhismo. Cammino di crescita spirituale”
Matteo Ferrarini presenta un’opera emozionante, in cui narra del percorso spirituale da lui intrapreso che lo ha condotto alla dottrina etica e filosofica del buddhismo tibetano. Il testo contiene riflessioni personali, racconti esperienziali, poesie contemplative, esempi di meditazioni e pensieri ispirati dalla pratica quotidiana e dagli insegnamenti dei grandi maestri buddhisti.
Casa Editrice: Edizioni Alvorada
Genere: Buddhismo e crescita spirituale
Pagine: 346
Prezzo: 16,00 €
«Mi auguro sinceramente che la lettura possa portare a una riflessione profonda, tale da risultare d’ispirazione per chiunque voglia indossare la cintura bianca e cominciare il proprio percorso di crescita volto a raggiungere quella felicità illimitata, già presente dentro ognuno di noi».
“Da cintura bianca a cintura nera di buddhismo. Cammino di crescita spirituale” di Matteo Ferrarini è un’opera rivolta sia a chi vuole approcciarsi per la prima volta al buddhismo tibetano e sia a chi ha già avuto dei contatti e desidera approfondire questa affascinante religione, tra le più antiche al mondo. L’autore propone un’originale chiave di lettura per introdurre al buddhismo, utilizzando degli esempi e delle similitudini più vicini al nostro immaginario occidentale; in questo modo egli auspica di raggiungere e ispirare il maggior numero di persone.
Partendo dalla sua esperienza personale, Matteo Ferrarini ha elaborato un testo che offre una panoramica esaustiva di questa disciplina millenaria; attraverso il racconto del suo lungo e intenso cammino spirituale - in cui ha anche compiuto esperimenti sui sogni lucidi, sulle uscite dal corpo e sulle regressioni verso esistenze passate, e in cui ha studiato diverse discipline tra le quali il Reiki e la cristalloterapia - ci porta a riflettere sugli insegnamenti del buddhismo e soprattutto sulla nostra condotta di vita. Come egli afferma: «Il vero ostacolo siamo solo noi con i nostri limiti, le nostre paure e le debolezze», e in questo saggio indirizza quindi la nostra mente verso una reale ricerca della felicità, che non dipenda dalle circostanze e dagli eventi esterni bensì dal nostro stato interiore. Il percorso da lui proposto ci porta a conoscere e a comprendere concetti fondamentali come la “bodhicitta”, la compassione equanime, che per molti maestri buddhisti è la gemma che ci permette di progredire velocemente nel cammino verso la realizzazione spirituale; ci insegna inoltre alcune tecniche di meditazione per poter osservare la nostra mente e per poter scoprire la nostra libertà interiore e la nostra vera natura ultima - «La saggezza viene ampliata dalla meditazione. La mente come spazio non ha limitazione».
In questa profonda e coinvolgente opera si riflette sulla natura della sofferenza - «la chiave che può accompagnarci a spalancare le porte di un cammino spirituale, volto alla ricerca di una felicità permanente», sui concetti di morte e rinascita, sull'impermanenza e le illusioni del samsara, sul principio universale del karma e sulla ricerca dell’Illuminazione. Molto interessante è inoltre il capitolo finale del libro in cui vengono introdotte le pratiche olistiche esercitate dall’autore, integrate armoniosamente con la disciplina del buddhismo tibetano.
SINOSSI DELL’OPERA. Nella ricerca della nostra vera natura, l’unica possibilità per arrivare ad una comprensione intuitiva e profonda è quella di sperimentare coraggiosamente la mente, osando spingerci al di là dei confini del mondo materiale e superando le paure legate agli ostacoli delle barriere inconsce. Solo così potremo trovare quegli indizi che ci avvicineranno sempre più alla prova dell'esistenza di una coscienza divina, ricca di pregi ed esente da difetti, già insita dentro ognuno di noi. Nel libro sono raccolti insegnamenti, poesie spirituali, meditazioni e testimonianze, maturati dalle esperienze personali e ispirati dalle pratiche meditative quotidiane, dai numerosi ritiri e in particolare dalle istruzioni ricevute dai grandi maestri realizzati.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Matteo Ferrarini nasce a Mantova il 15 maggio 1978. Appassionato di misticismo e di ricerca spirituale, si affaccia alla millenaria tradizione buddhista tibetana nel 2009, quando decide di frequentare il centro della Via di Diamante di Mantova. Nel 2011 prende rifugio buddhista dal famoso maestro Lama Ole Nydahl, della tradizione tibetana Karma Kagyu. Dopo questa esperienza comincia a praticare in modo costante la meditazione tibetana, in particolare il Ngondro; dal 2012 a oggi partecipa a numerosi insegnamenti e a oltre una ventina di ritiri di meditazione, in particolare sulla meditazione Scinè, la profonda pratica del Phowa, il Nyugne e i sei yoga di Niguma. Inoltre, riceve molteplici iniziazioni dai grandi maestri buddhisti tibetani. Nel 2015 inizia gli studi come cristalloterapeuta, specializzandosi poi nel 2016 nei trattamenti di autoguarigione con i cristalli e nelle regressioni alle vite passate. Viene a conoscenza della tecnica di counseling di origine buddhista denominata FYD (Nutri i tuoi demoni) e si iscrive a una scuola triennale di counseling a indirizzo transpersonale. Diventa Maestro Reiki e counselor olistico SIAF, e fonda insieme ad alcuni compagni di dharma il centro Milarepa di Mantova, con lo scopo di praticare in gruppo le meditazioni dei maestri. Appassionato di letteratura, nel 2016 pubblica una raccolta di poesie illustrate dal titolo “Spirito libero”.
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