Prima di essere una candidata a queste elezioni amministrative comunali della città di Taranto sono una professionista in campo sanitario: lavoro nel settore ed ogni giorno incontro ed ascolto le difficoltà dei miei pazienti e mi scontro con i tanti problemi della sanità pubblica.
Comprendo le difficoltà di un meccanismo complesso, ma tutti, ed in particolare noi giovani operatori sanitari, dobbiamo e vogliamo impegnarci per migliorare il funzionamento di un settore primario come quello questo, anche segnalando ciò che va migliorato. A titolo di esempio voglio raccontare quanto vissuto ieri mattina con una mia collega infermiera, Annalicia Ainzara: abbiamo cercato di fare, per una nostra paziente, una prenotazione in Asl o in una struttura privata convenzionata, ma dopo esserci messe in moto entrambe, tra chiamate e ricerche online, non è stato possibile avere nessuna prenotazione, in quanto le liste sono chiuse a data da destinarsi. Stessa cosa per le strutture private, che non possono emettere prestazioni in convenzione perché hanno le prenotazioni ferme.
Questo, a nostro avviso, non va bene, perché si subordina la prestazione sanitaria alla disponibilità economica di pagare gli esami specialistici di cui si ha bisogno.
Per quel che a noi risulta se cerchi un posto in ASL e/o strutture sanitarie convenzionate devi spostarti fuori regione.
La nostra cultura politica e la nostra sensibilità ci portano a dire, invece, che i servizi sanitari sono un bene pubblico ed in quanto tale DEVONO ESSERE GARANTITI A TUTTI in maniera tempestiva.
Condivido perciò appieno la richiesta che a livello regionale ha avanzato Sinistra Italiana: di un confronto con la Regione Puglia per ribadire che serve rilanciare con forza la centralità della sanità Pubblica. (https://www.facebook.com/sinistraitalianaSI)
Questa è una questione politica non più rinviabile. Inoltre, per me è un tema che mi tocca molto anche professionalmente. So che il Comune di Taranto non ha competenza diretta sulla Sanità, ma so anche che è sempre possibile per il Sindaco e per il Consiglio Comunale essere da stimolo e sostegno per i problemi dei cittadini in tale settore. Perciò, se dovessi essere eletta, sarà un mio impegno costante non smettere di far sentire la mia voce e quella dei miei colleghi come Annalicia, che da molti anni si battono per la tutela dei diritti sanitari dei cittadini e soprattutto dei più deboli. Anche perché da operatori del settore ogni giorno facciamo i conti con tutti i mancati diritti sanitari, che sono, tra l’altro, aumentati notevolmente dopo l’emergenza pandemica.
Voglio e vogliamo anche rappresentare la voce di tutti quei pazienti che ogni giorno cercano servizi sanitari e spesso non riescono ad ottenerli.
Già lo faccio oggi ma da rappresentante comunale potrei trovare più forza.