Davide D'Arcangelo, Componente del Comitato Scientifico di Fondazione Italia Digitale, ha partecipato come relatore a "Metromontagna 2022", convegno promosso da Unindustria sullo sviluppo socioeconomico dei territori montani.
Davide D'Arcangelo: "Covid ha accelerato l'era digitale, rendere i cittadini più consapevoli"
"La montagna è un luogo dove si deve fare innovazione, forse anche molto più delle città. Prima della pandemia, l'OCSE ci diceva che il 65% della popolazione mondiale nel 2030 sarebbe vissuta nelle grandi metropoli. Il Covid ha rovesciato questo paradigma". A parlare è Davide D'Arcangelo. Esperto di innovazione, Founder di Next4 e Vice Presidente di Impatta, ha preso parte lo scorso 22 marzo a "Metromontagna 2022 - Una nuova visione per le terre alte". L'evento, promosso da Unindustria e tenutosi presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, nasce per dialogare su idee e proposte incentrate sul rapporto "città-montagna". Davide D'Arcangelo è salito sul palco nelle vesti di Componente del Comitato tecnico scientifico di Fondazione Italia Digitale durante la seconda parte dell'appuntamento, dedicata alle proposte utili per riorganizzare i territori montani in chiave di innovazione. "Le cosiddette Aree interne sono state strategie tanto osannate ma poco praticate e delineate sui territori. Oggi tuttavia, causa pandemia, si stanno ridisegnando spazi, consumi e abitudini. Probabilmente si va verso il ripopolamento di alcune aree, quindi l'ecosistema dell'innovazione della montagna ha ancora più ragion d'essere". Tuttavia le sfide dell'era digitale, sicuramente accelerata dal Covid-19, non riguardano solo istituzioni, imprese, sistema finanziario e comunicazione, ma anche i cittadini: "Bisogna renderli più consapevoli dell'utilizzo del digitale e sui motivi di determinate scelte di policy. Un fenomeno che impone una serie di riflessioni di carattere regolatorio, di innovation regulation, tecnologico e ovviamente ambientale".
Davide D'Arcangelo: "Per rilanciare territori montani necessario il Public Innovation Management"
Delineare il concetto di innovazione sui territori montani non è tuttavia impresa semplice, nonostante le opportunità rappresentate dalle risorse europee: "Farlo all'interno di un ecosistema come la montagna sarebbe davvero ancora più eccezionale, potrebbe essere una killer application - ha sostenuto Davide D'Arcangelo - tuttavia molte ex comunità montane stanno ancora avendo difficoltà nel cammino verso la transizione digitale. Il problema è che non si possono recuperare vent'anni di spesa, progettazione e programmazione non eseguite a dovere in sei mesi solo perché è in arrivo il Pnrr". Non bisogna inoltre dimenticare che innovare un piccolo Comune va oltre la "semplice" digitalizzazione, ma significa "ripensare i processi, crearne nuovi e soprattutto capire che siamo nell'era del digitale e che siamo passati dalla società del possesso a quella dell'accesso". Ogni anno, ha ricordato il Founder di Next4, l'Italia perde una significante percentuale di PIL perché molte aziende turistiche italiane non sono presenti sul web: "Sui territori dobbiamo avere un'offerta digitale orientata e capace di essere attrattiva, e niente più della montagna può mettere insieme ambiente, innovazione e qualità della vita. Noi come Fondazione - ha concluso Davide D'Arcangelo - abbiamo lanciato il tema del Public Innovation Management, perché non basta nominare un responsabile della transizione digitale per far cambiare passo alla PA. Occorre capire che ci sono delle nuove formule di attrazione di investimenti sui territori, attraverso il partenariato pubblico-privato o il project financing, che ci sono strumenti come il Pre commercial procurement per sperimentare l'innovazione. Oggi il tema non è l'efficienza della spesa, ma l'efficacia: occorre che le risorse del Pnrr generino ulteriore economia".
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