La logistica ha dimostrato la sua resilienza nell'ultimo anno e mezzo, profondamente segnato dalla pandemia. In questo settore, che rappresenta il 9% del PIL nazionale, operano circa 90 mila imprese e più di 1 milione di lavoratori (fonte: lnps- Coordinamento Generale Statistico Attuariale), di cui 347 mila nel settore dell'autotrasporto (fonte: Confartigianato Trasporti).
Nel secondo semestre del 2020, gli effetti del covid-19 sull’occupazione non hanno risparmiato il settore, seppur colpito in maniera minore rispetto alla media nazionale. Nello specifico la quota dei cassintegrati nella logistica e trasporti ammontava a 35% degli occupati, dieci punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale (fonte: lnps- Coordinamento Generale Statistico Attuariale).
A migliorare l’andamento complessivo dell’occupazione è stato l’e-commerce, il quale ha registrato un incremento di ricavi per 3,5 miliardi con un conseguente aumento del fatturato per le imprese dei servizi postali e attività di corriere del +4,4%, accompagnato da una crescita dell’occupazione delle imprese (6,7% sul totale) e degli investimenti in mezzi di trasporti del +10,5% (fonte: Confartigianato Trasporti).
“Nel suo totale, la rete del valore dell’e-commerce è al terzo posto sia per incidenza sul fatturato del settore privato, sia per variazione dell’incidenza sull’occupazione in Italia” sottolinea Noelia Lázaro, Direttore Marketing di Packlink. “Questo perché l’e-commerce è strettamente connesso, a monte e a valle, a diversi settori economici. Tra questi, la logistica è quello che maggiormente ha riportato mutamenti dati dalla sua stretta connessione con il commercio elettronico e la digitalizzazione, con un conseguente cambiamento nei profili professionali richiesti. Non si tratta più, solamente, dello stoccaggio merci da un punto A ad un punto B, ma anche di ottimizzare il flusso logistico a partire dai Big Data”.
I cinque profili più richiesti nel settore della logistica
Sempre più forte è l’interconnessione tra logistica ed eCommerce, la quale impatta anche nelle figure professionali più richieste. Packlink, piattaforma di soluzioni logistiche che supporta più di 36.000 PMI in tutta Europa, ne ha identificate 5:
- Autista di camion: proprio come conseguenza del boom dell’ecommerce, una tra le figure professionali più richieste è proprio quella dell'autista. Ad oggi, sono più di 5.000 gli autisti che mancano, in particolare nelle regioni del centro e nord Italia. Stima che è destinata ad aumentare drasticamente, con una previsione per i prossimi due anni di ben 17.000 guidatori da assumere.
- Spedizioniere e Responsabile del traffico: Il responsabile del traffico è l’incaricato di monitorare in ogni momento i veicoli dell'azienda. La sua funzione è essenziale affinché le consegne avvengano nei tempi stabiliti, per gestire eventuali incidenti ed inviare l'autista adeguato quando un servizio lo richiede. Oltre a controllare tutti i dati dei conducenti, deve avere una conoscenza approfondita delle norme sulla circolazione e dello stato dei veicoli, mantenendo un rapporto costante con gli uffici finanziari e risorse umane dell'azienda.
- Supply Chain Manager: Non è una posizione appena creata, ma è diventata sempre più complessa e, dunque, più apprezzata tra le aziende del settore, con stipendi iniziali superiori a 50.000 euro l'anno. Il responsabile della catena di fornitura è il responsabile della gestione e dell'organizzazione di tutte le attività di acquisizione, produzione e distribuzione delle merci, dovendo integrare le operazioni a livello di flussi materiali e flussi informativi. Si tratta, insomma, di un profilo multidisciplinare, generalmente con una vasta esperienza nel settore ed abile in comunicazione, negoziazione e gestione.
Data Analyst: In realtà, il data analyst è diventato un professionista praticamente indispensabile per qualsiasi tipo di attività, ed è per questo che le sue possibilità non si limitano solo alla pura logistica, ma anche ai settori marketing e commerciale, sempre più strettamente correlati. L'analista dei dati è la persona incaricata di estrarre, analizzare e presentare l'enorme quantità di dati che le aziende gestiscono. Grazie a questo, si può ottimizzare ed automatizzare un numero enorme di processi, aiutando ad identificare percorsi più efficienti e veloci o a gestire i centri logistici in modo più efficiente.
Responsabile del magazzino: si prevede, nei prossimi anni, una crescita del 3% di questa figura, soprattutto nel Sud Italia e nelle Isole. Questa figura deve assicurare il funzionamento efficiente di un magazzino, al giorno d’oggi divenuto sempre più complesso. Si occupa dunque della gestione del personale ed organizza le risorse e i processi necessari per la ricezione, lo smistamento, lo stoccaggio e la spedizione di merci di ogni tipo.
“Molte di queste professioni appena 10 anni fa non esistevano nella loro forma attuale e questo è dovuto all'alta tecnologia e alla digitalizzazione del settore. Una tendenza che continuerà nel tempo e, con l'automazione dei centri di distribuzione e l'emergere di veicoli autonomi, ha senso pensare che molti dei futuri posti di lavoro nel settore della logistica non esistono ancora. Questa, oltre ad essere una sfida, è un'eccellente opportunità per il settore di reclutare talenti da altri campi e diversificare e aumentare le nostre capacità”, conclude Noelia Lázaro, Direttore Marketing di Packlink.