Venezia 14 settembre 2021 - Con il titolo “SSN Revolution. Dal mondo globale alla realtà locale. La riorganizzazione necessaria”, dal 15 al 17 settembre, nella splendida cornice di Gallio-Asiago, si rinnova l’appuntamento con la “SUMMER SCHOOL” di MOTORE SANITÀ.
La tre giorni vedrà i massimi esperti della sanità italiana impegnati a proporre il nuovo volto del Servizio Sanitario Nazionale. Ventisette sessioni, circa 200 relatori coinvolti e tematiche dal grande impatto sanitario – oncologia, home care, medicina territoriale, innovazione e riorganizzazione delle reti ospedaliere, malattie croniche, malattie rare, ricerca in antibiotico terapia, aderenza terapeutica, tutela della salute mentale, il valore sociale del farmaco equivalente, big data e intelligenza artificiale, responsabilità sociale dell’impresa farmaceutica, fino alle sfide future in sanità ovvero digitalizzazione, sanità green e sostenibilità.
La Summer School 2021 è realizzata con il contributo incondizionato di Abbott, Abbvie, Astellas, Daiichi Sankyo, Gilead Kite, MSD, Almaviva, Angelini, Becton Dickinson, Biogen, Chiesi, Menarini Group, Novartis, Roche, Teva, AstraZeneca, Boehringer-Ingelheim, Celgene-Bristol Myers Squibb Company, GSK, Grünenthal, Intesa SanPaolo RBM Salute, Intercept, Janssen, Lilly, Lundbeck, Sanofi, Servier, Servizi Ospedalieri, Siemens Healthineers, Shionogi, VitalAire, Vree Health.
L’occasione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) può dare una importante accelerazione ai processi di riforma del SSN a partire dalla implementazione e rivisitazione della Medicina territoriale, dall’aggiornamento tecnologico delle Reti ospedaliere fino ad arrivare ad un uso esteso del Digital Health per abbattere barriere e rendere possibile una presa in carico trasversale del paziente cittadino. Prendendo spunto da questo, Motore Sanità ritiene che il Servizio Sanitario Nazionale dovrà riorganizzarsi cercando di realizzare la sua “REVOLUTION”, pensando al di fuori degli schemi, senza impaludarsi sugli stereotipi che hanno frenato lo sviluppo ma senza però stravolgere i concetti basilari che ne costituiscono i principi irrinunciabili, affrontando le carenze emerse nella pandemia. E senza dimenticare la centralità del paziente.
“Il titolo della Summer School 2021 è “SSN Revolution” poiché il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrebbe essere lo strumento per un rilancio della sanità atteso da anni. Ma se le parole contano, “piano” significa programmazione, “nazionale” indica la necessità di un coordinamento nazionale integrato con le regioni protagoniste della gestione della sanità e del socio assistenziale, “ripresa” significa anche rinascita e riforma del servizio sanitario soprattutto per ciò che concerne la medicina territoriale, e “resilienza” significa resistere ad uno tsunami sociale che veda il paese uscire da una pandemia tragica e significativa – ha spiegato Claudio Zanon, Direttore scientifico Motore Sanità -. Ma i fondi per lo più derivano dal Next Generation UE Fund e quindi sono soldi dati dall’Europa per un impiego che assicuri una società migliore alle future generazioni e di conseguenza un Servizio sanitario nazionale per lo meno uguale, ma forse più efficace ed efficiente di quello che abbiamo sinora goduto. Ecco perché i giovani devono essere parte attiva di questo cambiamento come già sta avvenendo per il Covid, per l’impegno nel contrastare il riscaldamento climatico e per una consapevolezza che la scienza è strumento essenziale per le decisioni che le istituzioni e noi tutti dobbiamo affrontare ogni giorno a partire dalla necessità di condotte consone che tutelino la salute di tutti”.
“La parola d’ordine di questa Summer School che come Veneto siamo lieti di ospitare, è “Revolution”, una rivoluzione che deve vedere coinvolta l’assistenza ospedaliera, un nuovo percorso che tenga conto della centralità del modello ospedale-territorio. Ma anche uno snellimento di quella parte di burocrazia che appesantisce i processi per poter così liberare nuove risorse, come diventa indispensabile aprire un dibattito sul “capitale umano”, colonna portante del Sistema sanitario, ma ancora numericamente troppo carente. Sono tutti temi centrali, oggetto di un dibattito alto tra esperti e amministratori - ha spiegato Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità e al Sociale, Regione del Veneto -. Abbiamo vissuto un lunghissimo periodo in emergenza e questo ha spostato le priorità e aperto nuovi fronti. Si tratta ora di riprendere le fila e ricominciare a “ricostruire nella continuità, migliorando i processi esistenti e facendo tesoro di quelli che sono gli insegnamenti lasciati dalla pandemia, puntando sull’innovazione”.
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