Sono 4 milioni i casi accertati di diabete in Italia (l’8,5% della popolazione), oltre 1 milione le persone che ancora non sanno di averlo. La diffusione di questa malattia, quasi raddoppiata negli ultimi 30 anni, non arresta la sua corsa.
A peggiorare ulteriormente questo scenario, la terribile pandemia da Covid-19 che ha particolarmente colpito i pazienti con diabete: il 27% delle persone decedute in Italia, a causa del Sars-Cov 2, ne soffriva. Il lockdown ha poi limitato l’erogazione delle visite da parte del Servizio sanitario nazionale, con effetti che si vedranno solo negli ultimi anni.
A seguito di queste evidenze, Diabete Italia Onlus scende in campo rivolgendosi direttamente al Ministro della Salute Roberto Speranza, con una proposta: allargare la prescrizione dei farmaci di nuova generazione per le persone con diabete di tipo 2 - per il momento limitata ai soli specialisti in diabetologia - ai medici di medicina generale. L’obiettivo, espresso nella lettera inviata da Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia Onlus, è garantire l’accesso alle terapie più innovative a questi pazienti.
«L’attuale situazione crea disparità di accesso sul territorio nazionale, con particolare effetto negativo per i pazienti più fragili, meno abbienti e che vivono nelle località più disagiate e distanti dai centri di diabetologia», spiega Stefano Nervo, a nome di Diabete Italia Onlus. E ancora: «Grazie all’estensione della prescrivibilità di questi farmaci ai medici di medicina generale, molti pazienti non avrebbero più bisogno di recarsi al Centro diabetologico ospedaliero per riuscire a tenere sotto controllo la propria malattia. Delegare questo compito al medico di famiglia (mantenendo uno stretto coordinamento con gli specialisti), permetterebbe ai pazienti un più facile accesso alle cure migliori, più efficaci e di più semplice gestione. Considerando il rapporto di fiducia e profonda conoscenza che si instaura solitamente tra medico di famiglia e assistito, tutto ciò avrebbe ricadute positive sulla prevenzione delle complicanze, ottenendo un netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti, oltre a risparmi notevoli per il Servizio sanitario nazionale nel medio/lungo periodo».
A preoccupare, infine, è la prossima scadenza del mandato degli attuali componenti delle Commissioni tecniche consultive dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prevista per settembre, rispetto alle tempistiche di definizione del documento da parte dell’Agenzia. Da qui la richiesta al Ministro Speranza da parte di Diabete Italia Onlus di supportare e stimolare l’azione di AIFA, per arrivare a una rapida definizione e approvazione della Nota per estendere la prescrivibilità dei farmaci innovativi (DPPIVi, GLP1-RA e SGLT2i) per il diabete di tipo 2 ai medici di medicina generale.