Una delegazione della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia ha incontrato il vice-presidente della Regione Siciliana, l'assessore con delega all'Economia Gaetano Armao, e il deputato regionale Vincenzo Figuccia per avviare un confronto su uno dei temi che preoccupano maggiormente il sindacato, ovvero la chiusura e l'accorpamento di alcuni uffici dell'Agenzia delle Entrate nel territorio isolano.
A rappresentare l'organizzazione dei lavoratori
Alfonso Farruggia, segretario generale della UILPA Sicilia,
Raffaele Del Giudicee
Giovanni Zimmardi, rispettivamentecoordinatore regionale e provinciale di Palermo della UILPA Entrate e
Vincenzo Cascio, componente della segreteria provinciale di Palermo della UILPA. Nel
corso dell' incontro tenutosi presso l'Assemblea Regionale Siciliana, gli
esponenti sindacali hanno manifestato forte preoccupazione soprattutto perla prossima chiusura, a Palermo, della sede dell'
ormai ex Catasto, oggi Ufficio Provinciale del Territorio; a tal proposito, il
parlamentare Vincenzo Figuccia è già intervenuto in aula.All'orizzonte, l'accorpamento con la Direzione Regionale dell'Agenzia delle
Entrate; la stessa prospettiva, per la sede della Direzione Provinciale di
Palermo.
In merito a entrambi i casi, si
registra il forte disappunto della UILPA che stigmatizza la scelta
dell'amministrazione, "improntata - si legge in una nota - a continui
tagli e chiusure spesso ingiustificati se non addirittura del tutto irrazionali".
Previsti anche altre chiusure e
accorpamenti in varie province della Sicilia.
Secondo
la sigla, si tratta di una scelta "miope e ai limiti della
sconsideratezza".
"La
UILPA - afferma ancora Raffaele Del Giudice insieme ad Alfonso Farruggia - ha
sempre manifestato la propria contrarietà allo smantellamento degli uffici,
opponendosi alla logica delle chiusure".
"Una
logica - proseguono - che non può trovare alcuna giustificazione né nella
mancanza di risorse umane negli uffici né tantomeno nella riduzione dei costi
di gestione".
"A farne le spese sono i
diritti dei lavoratori - si legge ancora nella nota - che saranno costretti a
modificare drasticamente le proprie abitudini di vita personale e familiare,
anche in considerazione delle spese di trasporto da affrontare per spostarsi in
una zona periferica di una città come Palermo, che non gode di mezzi pubblici
adeguati".
"Stessa
situazione per i contribuenti e i professionisti - concludono - senza
dimenticare che la riduzione degli uffici comporterà la concentrazione
dell'utenza in un'unica struttura, con pericolosi assembramenti che potrebbero
concretamente incentivare la diffusione del Covid 19 che ancora
serpeggia".