Edito dalla casa editrice Ponte alle Grazie nel 2020, “La strage continua. La vera storia dell’omicidio di Mino Pecorelli” è un libro pubblicato a distanza di quarant’anni dall’irrisolto delitto di un giornalista che, con gli articoli sulla sua rivista OP, era diventato noto per le inchieste che riguardavano il mondo della politica, la mafia, la P2 e altri poteri forti dello stato italiano nei cosiddetti anni di piombo del secolo scorso. L’opera ripercorre la vita e il lavoro di Pecorelli per ricercarne le motivazioni della morte, con un’indagine tra torbidi misteri e pagine oscure della recente storia italiana con l’obiettivo di provare a portare alla luce la verità. A presentare il libro a Bibbiena sarà la stessa autrice Fanelli, giornalista per numerose testate italiane e straniere che ha legato il proprio nome soprattutto alla rivista Oggi per cui ha intervistato Salvatore Riina, Angelo Provenzano, Gaspare Mutolo, Bruno Contrada, Salvatore Borsellino e Giovanni Impastato, diventando testimone diretta di molte storie e autrice di numerose inchieste.
L’incontro di “Con l’Italia 2021” del 12 giugno sarà seguito da altre due presentazioni di libri sempre ai Giardini della Bocciofila di Bibbiena che approfondiranno altre due vicende del ‘900: sabato 19 giugno sarà la volta di “Muoio per te. Cavriglia 4 luglio 1944: un massacro nazista che l’Italia ha dimenticato” di Filippo Boni e domenica 25 luglio di “Mi raccomando non sia troppo basagliano. La vittoriosa sconfitta del manicomio aperto di Gorizia” di Ernesto Venturini e Paolo Serra. «“Con l’Italia 2021” - spiegano Bigoni e Gangi, - proporrà occasioni di confronto, approfondimento e riflessione per condividere i valori costituzionali necessari per riprogettare l’Italia, facendo affidamento sul filo che collega la letteratura e la storia. L’appuntamento con Fanelli permetterà di scoprire le vicende dell’omicidio del giornalista Pecorelli legato ad una trama mai completamente disvelata, con la consapevolezza che solo con la conoscenza della verità sia possibile veramente onorare la nostra democrazia».