Accanto e in linea con le moderne dinamiche applicative e con l'attuale impostazione sistematica dell'arte scultorea contemporanea, Cecilia Martin Birsa si muove edificando e consolidando un suo percorso di caratura, che si basa su una continuità di ricerca e su una costanza sperimentale ormai collaudata nel suo progetto artistico. Dal 22 Maggio la Martin Birsa sarà protagonista con una creazione sublime dal titolo “Donna di fuoco” all'interno della Fondazione Cassa di Risparmio a Biella, rientrante in un progetto che rende omaggio ad honorem a due donne icone senza tempo Coco Chanel e Marilyn Monroe. La Dott.ssa Elena Gollini nel commentare questa pregevole iniziativa della Martin Birsa ha evidenziato: “Mi complimento con Cecilia per la scelta mirata e centratissima. La sua incantevole e potente donna di fuoco incarna al meglio l'ideale della femminilità prorompente ed energica, ma al contempo sensibile e intensa, un tripudio di emozioni, una donna ammaliante e vulcanica in tutti i sensi. Infatti il materiale designato è decisamente particolare. Si tratta di vulcanite di antichissima genesi proveniente dal torrente Elvo. Anche sotto questo aspetto Cecilia dimostra di fare la differenza e di dare un'ulteriore spinta di traino alla resa compositiva. La sua donna di fuoco sprigiona una forza ancestrale, che è la forza cosmica votata al femminile, la forza iniziatica e rivelatoria personificazione dell'energia universale assoluta. La donna di fuoco è anche un'immagine rassicurante e protettiva, perché attraverso il suo calore virtuale ci scalda, ci infonde sicurezza proprio come la metafora del grembo materno caldo e ovattato”. Inoltre, la Dott.ssa Gollini ha proseguito nella dissertazione riflessiva rimarcando alcuni concetti chiave della poetica scultorea della Martin Birsa: “Essere donna scultrice equivale a una grande sfida, è una grande scommessa. Soltanto una personalità caparbia e temprata come quella di Cecilia può sostenere un percorso così impegnativo e complesso e ottenere risultati ineccepibili. La sua arte è sinonimo di vita vissuta e di vita ancora da vivere con pronta reattività. Spesso l'arte scultorea viene associata a figure maschili e anche la tradizione della grande storia dell'arte vede emergere prevalentemente nomi declinati al maschili. Ma questo non deve ovviamente fuorviare e distogliere l'attenzione dall'indiscussa valenza e meritocrazia di Cecilia, che prosegue impavida. Il suo contributo alla scultura moderna è destinato a restare immemore e a proiettarsi nel futuro e proprio come l'emblema della sua magnifica donna di fuoco riveste una summa di messaggi, che guardano al presente con un punto di osservazione già rivolto anche al futuro e al futuribile”.
Fonte notizia
www.elenagolliniartblogger.com cecilia-martin