Nel giorno della Festa dei Lavoratori, il ritrovo è fissato per le 9.00 in via Po’ e, in apertura dell’iniziativa, verrà presentato il nuovo defibrillatore frutto di una raccolta di fondi tra gli stessi soci: questo importante strumento accompagnerà tutti i futuri appuntamenti del club aretino come ulteriore presidio per la sicurezza e per la tutela della salute dei vespisti. Questo momento anticiperà la partenza della carovana di Vespe che si svilupperà in un percorso attraverso San Leo, Patrignone, Giovi, Subbiano, Montegiovi e La Chiassa, prima di tornare in città per passare da via Anconetana e per salire poi verso l’Alpe di Poti dove è in programma dalle 13.30 un pranzo in versione street food in collaborazione con Billi’s.
La scelta di dirigersi verso la “montagna degli aretini” risponde alla finalità del Vespa Club Arezzo di rilanciare e di riscoprire attraverso le proprie iniziative alcuni dei luoghi più significati del territorio provinciale che trova ora espressione nella tappa su una vetta che, nel secolo scorso, era un punto di riferimento per la villeggiatura e l’aggregazione ma che necessita ora di essere valorizzata in ambito turistico e ambientale. L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative per la prevenzione del contagio da Covid19 che hanno motivato la decisione di restringere la presenza ad un numero limitato di vespisti in regola con il tesseramento 2021 al Vespa Club Arezzo. «L’evento più importante del nostro venticinquesimo anno di attività sarà il raduno nazionale del 19 settembre - commenta Roberto Sestini, presidente del Vespa Club Arezzo. - La scelta di vivere il mini-raduno dell’1 maggio risponde a numerosi motivi e, tra questi, il primo è ovviamente di mantenere un appuntamento ormai ventennale che coinvolge i nostri soci come occasione di moto-turismo a stretto contatto con il territorio e con le sue bellezze, seppur in una forma ristretta e nel rispetto delle misure anti-Covid. In secondo luogo sarà l’occasione per presentare l’acquisto del defibrillatore che, da ora in poi, sarà presente ad ogni raduno che organizzeremo o a cui parteciperemo, e infine vuole essere un’occasione per valorizzare l’Alpe di Poti che rappresenta un patrimonio turistico e paesaggistico che la nostra associazione vorrebbe contribuire a far riscoprire e rivivere».