Dalla Liberazione ai valori della Costituzione. Le Acli di Arezzo e di Siena celebrano il 25 aprile con l’organizzazione di un webinar insieme all’onorevole Rosy Bindi che permetterà di vivere un approfondimento e una riflessione sulle dinamiche etiche, sociali e politiche che hanno portato alla promulgazione della Costituzione della Repubblica Italiana. L’appuntamento è inserito nel lavoro promosso dalla presidenza nazionale aclista per riflettere sui temi della Liberazione e sarà alle 21.00 di domenica 25 aprile in videoconferenza, con gli interessati che potranno richiedere il link per partecipare scrivendo a acliarezzo@gmail.com.
L’incontro troverà il proprio fulcro nelle parole di Bindi che, nel corso della sua esperienza politica, ha costantemente dimostrato sensibilità e attenzione verso la difesa e la valorizzazione dei principi costituzionali. Ministro della sanità, ministro per le politiche per la famiglia, vicepresidente della Camera dei Deputati e presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, la relatrice partirà dal valore storico della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo per arrivare ad una valorizzazione dei principi fondamentali e dei significati più profondi della Costituzione come espressione di libertà, uguaglianza e solidarietà.
La riflessione, moderata da Emanuele Bani (presidente del consiglio provinciale delle Acli di Arezzo), sarà presentata da Luigi Scatizzi (presidente delle Acli di Arezzo) e introdotta da Enrico Fiori (presidente delle Acli di Siena) che incentreranno il loro intervento sul ricordo della “Dichiarazione sulla Liberazione” redatta dalla presidenza nazionale delle Acli nel maggio 1945 per ribadire la centralità che da sempre l’associazione rivolge alle tematiche collegate al 25 aprile. “Il consiglio di presidenza delle Acli”, riporta la dichiarazione, “in quest’ora di legittimo orgoglio nazionale e di profonda letizia per l’avvenuta liberazione delle regioni del nord dalla dominazione nazi-fascista plaude all’opera coraggiosa e perseverante di tutti gli italiani combattenti per la libertà i quali, in collaborazione coi vittoriosi eserciti Alleati, affrontando anche estremi sacrifici, hanno dato il più valido contributo alla scacciata del feroce invasore e al riscatto dell’onore dell’Italia di fronte al mondo intero. E auspica prossimo il giorno in cui le Acli potranno accogliere nelle loro file tutti i fratelli delle province liberate, formando una numerosa e compatta famiglia, unita sotto i segni della Religione e della Patria”.