Un webinar dedicato all’importante ruolo dell’associazionismo in ambito ICT che ha messo in luce valori ed esperienze al confronto
Lo scorso 31 marzo, nell’ambito della programmazione degli eventi organizzati dall’AUSED per questo 2021, si è svolto un webinar indirizzato a illustrare i vantaggi dell’associazionismo attraverso un incontro che si è posto l’obiettivo di creare un momento di inclusione e convergenza tra una associazione che ha una genesi di carattere nazionale e una vocazione di carattere territoriale – come l’Aused – e chi invece il territorio lo vive più direttamente – come il ClubTi Centro – e che talvolta risente delle opportunità e sollecitazioni che una realtà nazionale riesce invece a realizzare.
Con oltre 120 iscritti al Webinar, si sono alternati a parlare in una sorta di tavola rotonda virtuale Andrea Provini, Global CIO di Bracco e presidente Aused, Pietro Berrettoni, Digital & Innovation Head di Angelini Holding e presidente di ClubTi Centro, e i consiglieri Aused Massimiliano Bartolozzi, CIO Lucart, Alessandro Caleffi, ICT Director ACS Dobfar SPA, Andrea Berrettoni, IT Manager, Francesco Ciuccarelli, Group CIO di Alpitour, Giovanni Daconto, CIO di Ariston Thermo Groupe, Stefano Lombardi, direttore marketing di Npo Sistemi. Tra gli atri interventi anche quelli di Debora Tinelli, Sales Director presso EtiQube, Roberto Boselli, CIO Poltrona Frau, e Maurizio Bonomi, CIO di AC Milan.
Hanno seguito l’incontro CIO da molte regioni, tra cui Lombardia, Marche, Toscana e Veneto.
Prima di entrare nel merito della tavola rotonda e mettere a fattor comune quanto emerso dal confronto, va ricordato l’intervento introduttivo di Giuseppe (Beppe) Carrella, Senior partner di BCLAB, docente in diverse università italiane e straniere e noto “Disruptive Consultant” che si è soffermato su alcune sollecitazioni. A supporto del fatto che oggi più che mai sia fondamentale unire le forze sono stati portati vari esempi. Uno tra tutti è che ormai da anni nessuno vince più il Premio Nobel da solo, ma si deve essere in un gruppo. La lezione che si apprende è che non si può lavorare da soli per ottenere risultati, ma bisogna invece imparare a operare in team. Per Carrella, occorre sbarazzarsi di tutti gli hashtag senza contenuti che ci frastornano ogni giorno (es. #blockchain, #smart, #machinelearning, #bigdata…). La cultura è la nostra ancora e il lavoro è cultura. Occorre giusta mentalità e approccio. Nel giusto contesto un gruppo che fa quadrato porta alla resilienza. Se la comunità si disperde allora anche l’obiettivo iniziale scompare. L’importante è non confondere la resilienza col concetto di Fault Tolerant. Sarà la paura di non avere un domani quella che ci assicurerà un futuro, ma occorrerà sempre più operare in team.
Per quanto riguarda la tavola rotonda che ha fatto seguito all’intervento di Carrella, il ClubTi Centro ha sottolineato come si voglia dare continuità alla relazione tra il proprio gruppo e l’Aused, associazione della quale viene riconosciuta appieno la sua missione. Già in passato erano stati organizzati alcuni eventi gestiti assieme. Ora più che mai occorre dare continuità e operare in partnership e la speranza è che questa operazione congiunta porti a una valorizzazione ancora più forte tra le parti.
In sostanza si tratta di una operazione di “trust” che si sposta da rapporti di tipo personale a network vero e proprio tra le due associazioni. Artefice del progetto di territorio è Massimiliano Bartolozzi, da dieci anni socio Aused e membro del consiglio.
L’alternarsi di interventi durante la tavola rotonda virtuale ha portato alla luce molti dei valori che risiedono nell’associazionismo e hanno anche messo a fattor comune i plus di Aused nell’ottica di una convergenza verso l’inclusione del Club Ti Centro.
Se Milano è piena di fornitori di ICT è risaputo che questa situazione non si rispecchia nelle altre regioni del nostro territorio. Per questo è fondamentale customizzare ciò che Aused fa di ottimo da tempo e renderlo fruibile al territorio.
Ci sono parecchie ragioni per vedere Aused come un punto focale per una crescita non solo professionale ma anche di supporto alla propria azienda.
Al primo posto, tra tutti gli intervenuti, è emerso il concetto di Networking. Se si vuole cercare un team manager in Romania, qualcuno in Aused è pronto a supportarci; se si ha bisogno di capire quale migliore assicurazione approcciare in ambito Cyber Security, la risposta dal team non tarda ad arrivare. Tutto questo grazie anche agli affidati Gruppi di Lavoro presenti in associazione (DIGIT, GUPS e USFIT). Aused è utile anche per influenzare argomenti e scelte da trattare. Si diventa interattivi anche fuori dal proprio ambiente di lavoro e attraverso la presenza sul territorio ci si rafforza.
Aused è un luogo d’incontro che rappresenta soci della domanda e dell’offerta e dove quest’ultimi si muovono in associazione in perfetto equilibrio perché partecipano creando e condividendo valori in una sorta di crescita etica e non alla ricerca della vendita a tutti i costi. I motivi che spingono a partecipare alle attività associative sono molteplici. Oltre alla passione si cerca di coinvolgere la comunità anche verso il divertimento (vedi esempio degli eventi AUSED passati con il supporto dei comici dello Zelig). Non si è necessariamente secchioni che mettono in soggezione il prossimo; si cerca, invece, di strutturare un’associazione proattiva e curiosa, perché più si è e più ci si diverte.
Aused è certamente molto energica, ma per realizzare al meglio il futuro che ci attende occorre allargarla al territorio e alla formazione. Ma soprattutto si punta a creare una comunità che stia sopra l’associazione stessa e non viceversa. Per questo il presidente Andrea Provini ha invitato tutti i manager collegati al webinar a simpatizzare al più presto.Durante la tavola rotonda si sono alternati altri commenti interessanti. Si è anche portata la propria esperienza spiegando come Aused si muova in un ambito amichevole, dove non si creano gelosie e non vi è competizione tra i soci. Si vive la propria passione con la “P” maiuscola. L’Italia è un paese dai molti campanili e molti CIO vivono un po’ dispersi. Aused è la risposta giusta per trovare la propria identità, cercando di crescere in questo momento di Digital Transformation. Di fatto ciò che traina il tutto è l’entusiasmo, perché esso è contagioso e fa appartenere un gruppo a una intera comunità.
In definitiva la Mission resta quella di dare valore al territorio, portando il massimo rispetto verso tutte le persone associate (non c’è differenza tra presidente, soci attivi e soci non attivi) e trasmettendo grande passione: un ambito in cui è possibile confrontarsi con chi ha skill importanti, dando valore alla condivisione dei contenuti e tuttavia rendendosi indipendenti dai vendor. Aused apporta idee e proposte, è un luogo dove chi vuole può vivere sia inclusione che coinvolgimento. Una associazione che raccoglie piccole, medie e grandi aziende.
Altro aspetto importante è quello della trasparenza sulle esperienze riguardanti progetti e prodotti, puntualizzando sugli aspetti positivi ma – qualora ve ne siano – anche negativi. Alcune aziende sono più avanti di altre nella trasformazione digitale e partecipare alla condivisione di queste esperienze risulta un fattore determinante.
Lo stesso Pietro Berrettoni, presidente del Club Ti Centro, ha riconosciuto il valore per i propri soci e, dopo questo webinar, si è sentito ancora più convinto dell’integrazione in essere che porterà sicuramente a nuove iniziative e palinsesti. Il knowledge transfer, la capacità di darsi una mano, il confronto delle esperienze sono tutti valori altamente apprezzati da Berrettoni.
In conclusione, Aused offre un senso di forte appartenenza e grande sostegno. Parlare liberamente di scelte tecnologiche e di partner permette di trasmettere esperienze e alimentare la fame di crescita anche attraverso il coinvolgimento di idee, esperienze e persone. Questo significa essere nel gruppo. Ed è certo che la partnership tra Aused e ClubTi Centro porterà a ottenere nuovi e importanti risultati tra tutti gli associati.
E poi in AUSED vanno ricordate le attività degli User Group, che sono rivolte alla creazione di comunità rappresentative per tutti gli Utenti. Per numerosità, idee e problematiche espresse gli User Group sono in grado di rappresentare le istanze del mercato presso i rispettivi Vendor e Partner. I tre gruppi cardine sono attualmente formati da DUGIT, GUPS e USFIT. Al fine di ottenere questo risultato, vengono periodicamente condotte iniziative ed incontri tesi ad aumentare la conoscenza delle soluzioni MICROSOFT, SAP e SALESFORCE. Si creano momenti di networking tra utenti associati su temi relativi all’adozione ed utilizzo delle soluzioni, si diffondono informazioni relative alle diverse soluzioni, focalizzando anche le particolari verticali di settore più interessanti per il contesto italiano e si facilita lo scambio di conoscenze e di esperienze tra gli utilizzatori. Inoltre si organizzano momenti di Confronto diretto con i Vendor e con i Partner su problematiche condivise o temi di innovazione, oltre a collaborare con Università e Business School (es. testimonianze da parte delle aziende, utilizzo soluzioni nei corsi, progetti di ricerca su temi di interesse dello User Group) per creare le competenze partendo dai percorsi universitari che si affacceranno al mondo del lavoro.