Un forte impegno sarà orientato a riorganizzazione, approfondimento e revisione della mostra dantesca presente all’interno dello stesso Archivio di Stato, per rinnovare un’esposizione permanente con documenti relativi a personaggi che compaiono nelle cantiche della Divina Commedia e che sono collegati alla storia di Siena. Questa mostra fu allestita per la prima volta nel 1867 quando, a seguito dei seicento anni dalla nascita di Dante, furono eseguiti una serie di studi dallo stesso Archivio di Stato e della Società Senese di Storia Patria sulla ricca documentazione dantesca presente in città; in seguito, sono state incrementate le diverse testimonianze linguistiche, culturali e letterali presenti. Il 2021 sarà caratterizzato da una nuova riorganizzazione di questo patrimonio dantesco con il progetto di un’esposizione modernizzata con la revisione delle didascalie, la previsione di documenti inediti, l’utilizzo di strumenti tecnologici e la redazione di nuovi pannelli informativi che saranno presentati nel mese di settembre.
Questo evento sarà affiancato dalla contemporanea inaugurazione della mostra di Commentatori Danteschi presso le sale espositive del Museo delle Biccherne in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio del prossimo autunno: aperta da un convegno e arricchita da un catalogo, questa esposizione è promossa dalla Società Bibliografica Toscana e sarà poi trasferita anche alla Biblioteca Rilliana di Poppi (Ar) e alle sale espositive dell’Antica Grancia di Rapolano.
La prima iniziativa sarà però prevista già per giovedì 25 marzo per il DanteDì con la presentazione dei primi risultati della ricerca “Siena 2021” dell’Università per Stranieri di Siena per documentare la lingua, la cultura volgare e la storia istituzionale di Siena in relazione al tempo e alla figura del poeta. Tale presentazione è inserita nell’evento “Il processo a Dante” del Comune di Poppi al quale l’Archivio di Stato collaborerà nelle analisi dei rapporti di Dante con la vallata aretina del Casentino e della sua partecipazione alla battaglia di Campaldino, della cultura volgare senese del trecento e della politica della Siena guelfa.
Questo percorso verrà inoltre arricchito dalla mostra di arte contemporanea “Scriptae” che, in programma dal 15 maggio al 15 ottobre nei locali dell’Archivio di Stato, proporrà un percorso tra le opere dell’artista casentinese Sara Lovari. Le installazioni saranno dedicate alle tematiche e ai documenti presenti nelle diverse sale del museo, con opere in carta, mappe e libri che proporranno un interessante e inedito dialogo tra l’arte delle biccherne e l’arte contemporanea.