Abbiamo perso la memoria della stagionalità, della frutta e della verdura, non parliamo di quella del pescato che è la meno conosciuta.
Quando ero bambino sapevo che per mangiare le fragole dovevo aspettare Aprile, per il melone o il cocomero dovevo aspettare Luglio Agosto. Adesso vado al supermercato, il più vicino e non devo neanche faticare, compro quello che voglio quando voglio, basta pagare il prezzo.
Il progresso, la tecnologie e l’ingegno dell’uomo ci ha dato la possibilità di mangiare qualsiasi alimento in qualsiasi stagione. La domanda che dovremmo porci è se questo è un beneficio o un danno.
Dal momento che è un argomento che ci tocca in prima persona, vista la nostra attività lavorativa, possiamo affermare che è più un danno che un beneficio. Non rispettare le stagionalità vuol dire sfruttamento della terra, colture modificate, maggior produzione di inquinamento, prodotti importati da altri paesi con regole igienico sanitare molto molto leggere rispetto le nostre, costi maggiori di produzione e costi maggiori per chi acquista.
A livello nutrizionale sono di bassa qualità, con un minor apporto di vitamine e dei nutrimenti che caratterizzano l’alimento, hanno sicuramente un sapore minore rispetto allo stesso alimento ma di stagione.
Facciamo una breve parentesi per il pesce, lo sapevate che le spigole ci sono tutto l’anno tranne che in inverno e che l’orata è prettamente estiva? Cosa vuol dire? Che la maggior parte del pesce è di allevamento o di provenienza fuori dal Mediterraneo, e il discorso è lo stesso per la frutta e la verdura, valori nutrizionali, prezzo, inquinamento prodotto, regole igienico sanitarie più permissive rispetto a noi e così via.
Un’altra cosa curiosa avviene per il Km 0 che sembra essere un plus, sfatiamo anche questo mito, se coltivato vicino a casa mia, perché deve costare di più, infondo il trasporto non viene pagato. Allora lo paghiamo di più perché lo vendono come valore aggiunto ma in realtà dovrebbe costare o meno o ugualmente.
Come per tutte le cose della nostra vita, bisognerebbe avere la capacità di fare cose semplici, mangiare alimenti freschi e di stagione, spendere tempo a fare la spesa e non spendere di più per risparmiare tempo nel farla.
Anche se utopistico sarebbe un risparmio enorme per tutti, sia in termini economici che ambientali, i benefici sarebbero molteplici e per tutti e ci permetterebbero di lasciare un pianeta migliore ai nostri figli.
Fonte notizia
www.gustitaliano.it