Camini è il brano d’esordio, del giovanissimo cantautore italiano Giovanni Neve, pseudonimo di Giovanni Morbidoni che esordisce con una canzone dall’innata sensibilità melodica propria dell’itpop contemporaneo, con una poetica ad alto tasso sentimentale e un’attitudine autorale importante, prodotto da Ventidieci e distribuito da Artist First
Un pezzo che viene partorito sopra un tetto di una casa al tramonto.
E’ una polaroid che fotografa un viaggio molto combattuto tra la malinconia di fine estate e la fragilità autunnale, in cui protagonista è un amore che cammina su un filo di incertezze.
Il testo riproduce immagini legate al distacco di due amanti che devono tornare alle loro vite di sempre, le quali purtroppo prevedono anche una lontananza dura da affrontare.
Racconta il tentativo di racchiudere in una canzone l’essenza di cosa significhi avere vent’anni, di avere la fortuna di passarli insieme a qualcuno di importante, di quei legami fortissimi e inspiegabili propri della giovinezza.
E al contempo le sensazioni, i turbamenti, il quanto ci si possa sentire persi quando i legami devono resistere al tempo e ai cambiamenti di vita, la stessa sensazione di smarrimento tra i nuclei di due atomi di una specie chimica.
“Il cielo arrugginisce su un sogno a stelle e strisce”.
Classe 1997, l’esordio del cantautore marchigiano che anticipa l’uscita del primo album sulla lunga distanza nel 2021 è un manifesto di semplicità e leggerezza, pensosa e mai banale. Autodidatta, cresce musicalmente lungo il solco del grande cantautorato che ha in Fabrizio De Andrè la sua stella polare.
Le sue sonorità viaggiano tra il Pop, l’Indie e la musica d’autore: l’universo favolistico di Francesco Tricarico, l’evoluzione del pop d’autore di Cesare Cremonini.
La produzione artistica è affidata a Fabio De Sanctis e Taketo Gohara.
Le ritmiche sono di Niccolò Fornabaio (Vinicio Capossela) e le sonorità di chitarre, basso e synth portano la firma del polistrumentista Alessandro “Asso” Stefana (Vinicio Capossela, Pj Harvey, Mike Patton).