Grande interesse per il libro "Ultramaratoneti e gare estreme", un mondo non ordinario a tanti sconosciuto. Il libro parla di tanti atleti, maratoneti ed ultramaratoneti, atleti di trail e di ultratrail, sabato culturale all’insegna della fatica, dello sport, con la presenza di ospiti d’eccezione, si è parlato dell’esperienza di allenamento, di gara, dell'equilibro che si viene a creare tra attività sportiva, famiglia e lavoro.
Nel testo parlo di passione nello sport, di motivazione, di superamento del limite gradualmente un passo alla volta, riportando le esperienze di tanti ultrarunner sia di livello amatoriale che di livello nazionale ed internazionale che fanno sport per ore ed anche giorni sperimentando deprivazione del sonno, partecipando a tante gare in autosufficienza, cioè provvedendo personalmente alla loro alimentazione.
Nel libro enfatizzo gli aspetti della psicologia dello sport quali la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, l’autoefficacia individuale, la resilienza che si sviluppa con la pratica dell’endurance e che diventa utile anche nella vita quotidiana, tutto diventa più gestibile ed affrontabile, si può fare tutto con studio, attenzione e senza fretta.
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Un grazie di cuore Luciano Ciccone per le sue parole che riporto di seguito: “Grande successo ma soprattutto grande interesse nella presentazione del nuovo libro "Ultramaratoneti e gare estreme" dell'amico Simone Matteo. Siete stati veramente in molti a partecipare. Un grazie va a Simone Matteo ed ai suoi collaboratori che hanno reso questo pomeriggio pieno di argomenti interessanti per coloro che si iniziano ad affacciare alle gare di lunga durata. Complimenti!”
Un grazie ad Aldo Zaino per le sue parole: “Oltre alla stesura libro ricordo che Matteo Simone è un atleta, (pratica diversi sport) è un personaggio che in ogni occasione e in ogni luogo cerca di divulgare l’importanza della pratica sportiva, non solo con messaggi significativi ma anche con foto e filmati. Matteo Simone ‘un personaggio che si sdoppia’ s’incontra in tantissimi luoghi dove si parla e si pratica sport.”
Aldo Zaino, podista classe ‘35 che è solito essere presente ad eventi culturali e conferenze stampe inerenti allo sport, molto gradite sono le sue foto.
Un grazie all’ultrarunner Iolanda Cremisi, belle le sue parole: “Un libro che parla di noi, di tutti quei sportivi che vogliono trovare e provare il proprio limite, sfidarlo e andare oltre, senza tuttavia perdere di vista il rispetto di sé e degli altri. Attrazione e incomprensione e un po' di sana follia, sicurezza, percezione, autoefficacia e resilienza le parole chiave! Senza ovviamente tralasciare punti cardine di questa sconosciuta e difficile disciplina come la motivazione, la nutrizione, il recupero, gli allenamenti e non ultimo la strategia organizzativa”.
Stralcio della Quarta di copertina: “Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell’esperienza che risiede la conoscenza.”
Stralcio della Presentazione del Prof. Alberto Cei che ci ha onorato della sua presenza: “Il libro scorre in modo interessante poichè Matteo Simone narra delle storie personali senza avere la pretesa d’insegnare cosa sia l’ultramaratona ma lasciandola scoprire al lettore attraverso le parole di chi la pratica. Ognuno di noi se ne farà quindi un’idea personale, basata su cosa riteniamo sia la corsa, la corsa di lunga distanza e il nostro rapporto con il movimento. E, quindi, un libro aperto a diverse soluzioni interpretative dettate dalle esperienze di chi legge e credo che questo sia il suo pregio principale.”
Stralcio della Prefazione di Sergio Mazzei: “Ribadisco che il potenziale umano va ben al di là di ciò a cui siamo normalmente abituati. Grandi atleti che realizzano prestazioni eccezionali, fachiri capaci di sottoporsi a prove fisiche al di là dei limiti che ordinariamente conosciamo, hanno ottenuto risultati inimmaginabili con il proprio corpo. Come affermò Ken Wilber: l’Io e dove metti il confine.”
Stralcio del Prof. Riccardo Zerbetto e Dr.ssa Sonia De Leonardis: “Una forma di piacere che, lungi dall’essere masochistico, riguarda quel ‘piacere di farcela’, di ‘raggiungere un obiettivo difficile e sfidante’, il piacere di sentirsi in tutto e per tutto padroni del proprio corpo, olisticamente. Una spinta dunque che si configura come un moto alla ricerca di un senso di competenza, di autoefficacia e di autodeterminazione, fino alla sensazione di sentirsi “immortali”, come moderni eroi e miti.”
Il consiglio per oggi è di uscire dalla zona di comfort e fare un po' di movimento.
Matteo SIMONE
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