Da anni Andrea Silvestri è promotore di una riforma incisiva del sistema fiscale italiano: secondo l'esperto in Diritto Tributario, gli ultimi provvedimenti del Governo non stanno andando nella direzione giusta.
Andrea Silvestri: perché il Decreto non funziona
"Il Decreto Rilancio è deludente e dubito che da solo possa contribuire davvero al rilancio del Paese": sono le parole di Andrea Silvestri, che attualmente coordina il Dipartimento di Diritto Tributario dello Studio legale BonelliErede, sulla recente conversione in legge. Lo scorso 16 luglio, il Governo italiano è riuscito ad ottenere anche l'approvazione del Senato per realizzare le misure ideate a contrasto della crisi economica causata dall'emergenza sanitaria. Ben 55 miliardi da destinare a interventi nati con l'obiettivo di limitare l'impatto del Coronavirus su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore. "Una miriade di misure, in prevalenza assistenziali, senza una visione comune e una politica economica di medio-lungo termine. Nulla o poco è previsto per stimolare gli investimenti produttivi, sburocratizzare le procedure e riformare il fisco". Duro il commento dell'esperto in tributi, che durante i mesi di lockdown ha lanciato più volte consigli su come stimolare la crescita del Paese: "Un vero rilancio - spiega Andrea Silvestri - è possibile soltanto se si interviene con misure strutturali che affrontino le storiche carenze del nostro Paese, creando le basi per una vera ripartenza".
"Incentivi fiscali e ritorno delle imprese": la ricetta di Andrea Silvestri per la ripresa
Sono diverse le aree nelle quali il Governo dovrebbe attualmente intervenire. Secondo Andrea Silvestri, massima importanza va data alla produzione industriale interna, soprattutto considerata la debolezza mostrata in questi mesi sui mercati internazionali, come ad esempio in relazione alla fornitura di Dpi. Un ulteriore passo potrebbe essere stimolare il cosiddetto "reshoring", ossia il ritorno in Patria di diverse attività produttive. Abbassare le tasse è stata sicuramente una misura giusta di questi mesi, ma il professionista sottolinea che sarebbe stato meglio evitare di ridurre esclusivamente l'Iva: "Si tratta di uno stimolo ai consumi, ma necessariamente ridotto e di impatto incerto. Molto meglio - conclude Andrea Silvestri, che da anni spinge per l'aumento della competitività fiscale italiana -incentivare la produzione con sgravi fiscali sugli investimenti e/o sull'assunzione di personale. Ora più che mai abbiamo bisogno di stimolare la crescita".