Testo di Giandomenico Romanelli
Immagini a volo d’uccello sui monumenti e le chiese, uno sguardo inconsueto di ripresa. È una Venezia inedita quella descritta in emozionanti fotografie eseguite col drone nel periodo di totale chiusura della circolazione, contenute nelle 174 pagine del libro “Sguardi di pietra” a cura del fotoreporter Marco Sabadin con i testi dello storico Giandomenico Romanelli, edito da Vision fotografia Venezia. Immagini che danno vita agli sguardi immobili delle statue, finalmente protagoniste, in una città semi deserta, un punto di vista nuovo che stimola il visitatore ad un’osservazione più accurata.
“Il 2020 ha messo in difficoltà molti di noi, ci ha privato di molte libertà che immaginavamo mai nessuno potesse togliere: abbiamo smesso di viaggiare, di muoverci, di riunirci e divertirci in compagnia. Il Covid 19, così l’han chiamato, ci ha limitato perfino nel respirare. Io ho avuto la fortuna e l’opportunità di documentare alcuni dei terribili momenti del lockdown. Volando con il drone ho fatto vedere al mondo una città deserta, come mai l’avevo vista” racconta Sabadin. Per realizzare questi scatti ha installato la fotocamera sotto ad un quadricottero lavorando in situazioni complesse come il centro storico di Venezia.
“E l’idea che avevo da tempo, ma che non riuscivo a sviluppare, è diventata progetto. E volo su volo, permesso su permesso, sono riuscito a cucire degli itinerari su tutta la città. Ho scattato foto alle statue poste sulle sommità dei monumenti e delle chiese, in qualsiasi momento si potesse scattare. Non si tratta di un catalogo di statue, compito molto più ampio e fuori da quello che mi ero prefissato, vuole essere invece un percorso in itinerari, un punto di vista diverso, inedito. Molti di noi vorrebbero salire su questa o quella finestra, su un campanile piuttosto che sul tetto di una chiesa, per vedere dall’alto, per avere uno sguardo nuovo, per crearsi stimoli nuovi. Questa è l’emozione che vogliamo portare nelle case con questo libro”.
È possibile acquistare il libro in prevendita grazie alla campagna di Kickstarter (su http://kck.st/3qCfcoJ). “In questo periodo difficilissimo, dove il lavoro è mancato a tutti, abbiamo investito molte risorse su questo progetto, ci siamo accollati gli oneri per pagare i testi, la grafica, la post produzione e le traduzioni, resta il costo più oneroso: quello della tipografia. Chiediamo la sponsorizzazione, attraverso la prevendita di "Sguardi di Pietra", poter raggiungere l'obiettivo e pubblicare questo splendido libro” conclude Sabadin.
Marco Sabadin nasce il 4 dicembre 1959 a Venezia, città dove vive e lavora. La sua prima foto pubblicata è del 5 ottobre 1978 sulla prima pagina del quotidiano “Il Diario”, nel frattempo una gran gavetta come “scattino” in vari ristoranti dell’entroterra veneto. Nel 1981, viene assunto dalla agenzia fotografica Fotoattualità come responsabile del servizio per il Gazzettino di Mestre, il primo servizio importante e tragico è il rapimento con conseguente assassinio da parte delle Brigate Rosse, di Giuseppe Taliercio Direttore del Petrolchimico di Porto Marghera. Collabora con l’agenzia per cinque anni fino al 1986 quando per scelta di indipendenza inizia un’avventura con l’Agenzia Vision di cui è socio. Da Mestre la ditta si sposta immediatamente a Venezia e continuano le collaborazioni con i quotidiani locali e agenzie: a tutt'oggi collabora con Il Corriere del Veneto, Agenzie di stampa internazionali come AFP, e altri quotidiani e distributori nazionali, Università Ca'Foscari e Veritas tra i clienti istituzionali. In centro storico una sala di posa per le foto in studio, un ampio corredo per poter risolvere al meglio tutte le necessità di lavoro, dalla foto digitale al video, in esterno o in interno. Lo stimolo ad imparare sempre cose nuove e raggiungere nuovi traguardi lo avvicina al mondo dei droni. L'abilitazione al volo APR dal 2014 gli consente di offrire anche fotografie e riprese video aeree. La prima esperienza di editore è con questo libro, ma le idee e gli stimoli ricevuti sono tali e tanti da poter sviluppare altri progetti e proseguire anche in questo campo.
H di P