Troppo spesso le lezioni sulla sicurezza nel mondo del lavoro sono teoriche. I professionisti chiamati a spiegare a operai e dipendenti cosa rischiano non possono conoscere nel dettaglio i rischi connessi all’azienda. E così si limitano a esempi generali, che spesso non sono davvero utili. Per questo motivo Bracchi Group ha deciso di avviare un progetto apripista nel mondo della logistica, che si propone come una delle best practice nel settore a livello nazionale. Nasce una sorta di “scuola di alta formazione per la sicurezza, gestita dal responsabile della Qualità, Salute e Sicurezza sul lavoro di Bracchi Group, Andrea Facoetti.
“Abbiamo deciso di creare delle lezioni utilizzando video e immagini delle nostre aree di lavoro da utilizzare come case history durante i corsi”, spiega Facoetti. “Fortunatamente non abbiamo mai registrato infortuni gravi in azienda, ma a volte può capitare qualche episodio minore. In quei casi, facciamo un report preciso e studiamo l’errore assieme ai nostri dipendenti per creare una cultura aziendale condivisa. La consapevolezza di tutti sulle cause di un incidente è il nostro obiettivo primario.”
“Siamo un’azienda pragmatica, regole sterili e non chiare non fanno sicurezza” aggiunge Mauro Crippa, General Manager del Gruppo Bracchi. “Anche per questo abbiamo aderito alla “Vision Zero” proposta dalla Issa (l’International Social Security Association, ndr) e siamo certificati UNI ISO 45001”.
Va detto che in questo momento l’emergenza chiave rimane comunque il Covid. Oltre a misure standard come distanziamento delle scrivanie ogni due metri, e del personale in smart working grazie ad una nuova rete di pc aziendali, abbiamo aumentato a cinque i turni da venti minuti per le mense aziendali e introdotto l’igienizzazione con “nebbia secca” degli spazi comuni. Per il colosso della logistica di Bergamo la gestione della pandemia in piena zona rossa ha anche il risvolto della gestione dell’arrivo dei camionisti e dalle modalità di ricezione di visitatori e fornitori esterni.
“Oltre alla misurazione giornaliere dei dipendenti abbiamo predisposto un ingresso ad hoc con misurazione della febbre per camionisti e visitatori”, spiega Facoetti. “Per evitare il contatto durante il passaggio di documenti, utilizziamo sportelli “passa-documenti”, una sorta di diaframma che permette all’autista di lasciare i fogli e poi allontanarsi senza entrare in contatto con il nostro dipendente. Abbiamo poi creato degli spazi per chi viene dall’estero, che adesso non può entrare in quelli comuni, aumentando così il livello di sicurezza.”
L’impegno del Gruppo continua con iniziative specifiche per la salute dei suoi dipendenti. Mauro Crippa conclude: “grazie ad una convenzione aziendale, i nostri dipendenti che temono di esser entrati in contatto con qualche positivo possono farsi immediatamente un tampone in uno studio convenzionato e ciò garantisce serenità e sicurezza”.
SCHEDA ISO 45001. La certificazione ISO 45001 specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro capace di mitigare i fattori di rischio per le aziende e i propri dipendenti. I suoi standard sono il risultato proposto da un comitato di esperti di gestione della salute e sicurezza che ha esaminato una serie di altri approcci alla gestione del sistema, tra cui ISO 9001 e ISO 14001. Inoltre, ISO 45001 è stato progettato prendendo in considerazione altri sistemi di salute e sicurezza sul lavoro esistenti, come OHSAS 18001, e le linee guida sulla sicurezza dell'ILO. Secondo molti esperti di salute e sicurezza, ISO 45001 rappresenta un punto di svolta fondamentale. Per la prima volta a livello internazionale, le imprese di tutte le dimensioni possono ora accedere ad un'unica struttura che offre un chiaro percorso per sviluppare misure di sicurezza e salute sul lavoro più solide. Specialmente orientata al senior management, ISO 45001 ha l'obiettivo finale di aiutare le aziende a fornire un ambiente di lavoro sano e sicuro per i propri dipendenti e tutti coloro che visitano i luoghi di lavoro. Questo obiettivo può essere raggiunto controllando i fattori che potrebbero potenzialmente causare infortuni, malattie e - in situazioni estreme - persino la morte. Di conseguenza, ISO 45001 si occupa di attenuare tutti i fattori dannosi o che rappresentano un pericolo per il benessere fisico e/o mentale dei lavoratori. Sebbene la norma ISO 45001 sia fortemente influenzata dalla OHSAS 18001, è uno standard decisamente nuovo, non una semplice revisione o un breve aggiornamento.
LA STORIA DI BRACCHI GROUP. Bracchi Srl viene fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale. Negli anni ha ampliato la sua presenza affermandosi come realtà di rilievo prima a livello nazionale e poi, con l’ampliamento del proprio network logistico e i primi investimenti nel trasporto marittimo e aereo, in Europa e nel mondo. L’espansione della propria flotta mezzi ed i progetti di logistica integrata e in outsourcing hanno permesso al Gruppo di imporsi in settori di nicchia altamente strategici, in cui è leader europeo da oltre 40 anni. All’headquarter di Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo) si sono presto aggiunte BP Transports, la prima filiale estera di Bracchi con sede a Lublin in Polonia, i due poli di Levice e Kostolné Kračany, dedicati alla logistica e alla distribuzione di ascensori e consumer goods nell'Est Europa, e Bracchi Deutschland, filiale tedesca con sede ad Ettenheim: un polo logistico di 44.000 metri quadri di superficie coperta, dotato delle tecnologie più avanzate e in una posizione strategica per la gestione del traffico europeo. Il 2018 segna un nuovo importante traguardo: l’acquisizione di Bas Group, realtà storica di Bassano del Grappa (nel Vicentino) formata da quattro aziende di trasporti e logistica specializzate nei più vari settori, dal food al beverage, dal fashion all'e-commerce. Logistic Net, Il Corriere, Basped e Bas Express condividono con Bracchi un approccio orientato al cliente e una forte attitudine all'innovazione. Nel 2020 è la volta di Peterlini, azienda con sede in provincia di Parma specializzata nel trasporto tecnico eccezionale fino a 100 tonnellate. Grazie a queste acquisizioni il Gruppo Bracchi consolida la sua leadership ampliando la propria offerta a nuovi business strategici e aree geografiche.