“In Italia abbiamo avuto 240 mila casi di Covid, ma il reale problema sono le malattie croniche, per le quali noi dobbiamo intervenire con una gestione diversa. Regione Piemonte ha individuato un nuovo dipartimento post pandemia, ma è necessaria una revisione dell’area territoriale, mettendo assieme un sistema che ha al momento livelli di complessità molto alte. Ci troviamo davanti ad un lavoro molto complesso, abbiamo bisogno di partecipazione forte da parte degli attori di sistema, abbandonando la logica dei silos, cercando invece una visione di sistema, trovando modelli comuni, con opinioni, progetti e sogni che possano essere tradotti in realtà e che portino sempre di più il cittadino al centro della sanità della Regione Piemonte”, ha detto Franco Ripa, Responsabile Programmazione dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari, Regione Piemonte
“Le RSA escono dalla bufera Covid, per un verso, ingiustamente colpevolizzate e appannate nell’immagine ma, per altro verso, riportate al centro dell’attenzione della politica sanitaria. Si discute finalmente della loro corretta collocazione all’interno del percorso di continuità che va dall’ospedale al domicilio. Dalle scelte che, spero, il programmatore regionale farà dovranno conseguire requisiti strutturali e di organico coerenti, anche sotto il profilo del personale medico, che non potranno trascurare un corretto rapporto costi/benefici. Invece di dare la caccia all’untore, identificato troppo facilmente nell’anello più debole della catena socioassistenziale, conviene che a tutti i livelli si concorra per rafforzarlo,” ha spiegato Michele Vietti, Presidente Finlombarda e Gruppo Santa Croce“L'esperienza COVID ha evidenziato i punti di forza e di criticità di alcuni sistemi sanitari regionali. È consolidato il fatto che le regioni che hanno da tempo strutturato la medicina territoriale in modo ottimale con un solido collegamento con le realtà ospedaliere sono quelle che hanno retto meglio all'urto pandemico. nello stesso tempo l'alto numero di contagiati e di deceduti nelle RSA hanno messo in luce la necessità di rivederne il modello verso una maggiore clinicizzazione e conseguente implementazione dell'home care anche soprattutto per le persone anziane. Il piano nazionale della cronicità rappresenta uno spunto operativo utile, ma al solito, tali piani non sono sino ad ora finanziati in maniera adeguata. Anche il Piemonte deve rivedere la propria organizzazione territoriale, utilizzare al meglio la tecnologia e la DGR sulla telemedicina ne rappresenta il primo passo e deve ricollocare al centro del sistema extraospedaliero il MMG con obiettivi ed indicatori di processo ed outcome ben definiti e vincolanti così come avviene per le aziende ospedaliere”, ha raccontato Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità
Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it
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