Tra i contributi proposti dallo Studio Legale guidato da Andrea Mascetti, un approfondimento dedicato al tema degli obblighi dichiarativi in sede di gara, questione che la Sezione V del Consiglio di Stato ha recentemente rimesso all'Adunanza Plenaria.
Andrea Mascetti: lo Studio Legale esamina gli obblighi dichiarativi nei contratti pubblici
Con una dettagliata analisi fornita dall'Avvocato Alessandra Brignoli (Studio Legale di Andrea Mascetti), l'approfondimento pubblicato sul sito dello Studio affronta un tema da anni dibattuto in Italia riguardante la questione relativa a portata, perimetrazione ed effetti degli obblighi dichiarativi in capo ai soggetti che partecipano alle procedure pubbliche di affidamento. Tale materia è contenuta nell'articolo 80, comma 5, del D.Lgs. n. 50/2016, la cui interpretazione è stata da poco rimessa all'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Come illustrato dall'Avvocato, nello specifico la questione riguarda "l'individuazione dei presupposti per l'imputazione della falsità dichiarativa e delle differenze intercorrenti con l'omessa dichiarazione, ai sensi dell'art. 80, comma 5, lettere c) e f-bis)", per cui una parte della giurisprudenza qualifica l'obbligo come "servente ed essenzialmente strumentale", spiega l'Avvocato, "finalizzato cioè a mettere la stazione appaltante in condizione di conoscere tutte le circostanze rilevanti per l'apprezzamento dei requisiti di moralità e meritevolezza soggettiva". Dall'altro lato, invece, una differente interpretazione qualifica l'obbligo come "finale": "l'obbligo", prosegue lo Studio Legale di Andrea Mascetti, sarebbe "dotato di autonoma rilevanza e l'omissione, la reticenza e l'incompletezza diventerebbero equiparabili alla decettività e alla falsità, in quanto figure di per sé sintomatiche di un grave illecito professionale".
Andrea Mascetti: lo Studio Legale analizza le cause della rimessione all'Adunanza Plenaria
Dalla duplice possibilità di interpretazione della questione, come spiegato nell'articolo di approfondimento dello Studio Legale di Andrea Mascetti, deriva la decisione di rinviare all'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato la questione concernente la portata, la perimetrazione e gli effetti degli obblighi dichiarativi in sede di procedure pubbliche di affidamento. Si legge nell'analisi, infatti, che all'Adunanza Plenaria sarà demandato "il compito di tipizzare - in senso sostanziale - le cause di esclusione conseguenti alla violazione degli obblighi dichiarativi". L'approfondimento aggiunge inoltre che la medesima Plenaria avrà il compito di fornire "parametri, limiti e regole" che rendano le cause di esclusione "ragionevolmente prevedibili e, quindi, sindacabili, in modo da limitare la disparità di trattamento tra gli operatori". Anche a causa del contrasto giurisprudenziale, prosegue lo Studio di Andrea Mascetti, si rileva una "ampia discrezionalità applicativa della P.A. delle cause di esclusione". All'Adunanza Plenaria viene chiesto, dunque, di esprimersi in modo tale da garantire all'Amministrazione di individuare un operatore economico affidabile e, allo stesso tempo, di permettere la "certezza delle regole di condotta imposte ai concorrenti della procedura di gara".
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